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Fruizione dei congedi autorizzati dopo il 10 aprile. NurSind Pescara diffida la Asl

“La decisione di autorizzare un congedo, posticipandone la fruizione in epoca successiva ai termini di legge ovvero alle necessità del richiedente, appare del tutto illegittima e pregiudizievole delle garanzie riconosciute ai lavoratori, pur nel rispetto delle opposte esigenze determinate dall'emergenza COVID-19”, è quanto si legge nella diffida inviata dal NurSind Pescara alla Asl.

L’Organizzazione Sindacale ha raccolto le doglianze dei propri iscritti riguardanti le decisioni della Asl di Pescara, ovvero quella "autorizzare il congedo con posticipo della fruizione per esigenze legate all'emergenza COVID-19 a partire dal 10.4.2020".

Al riguardo, è il caso di evidenziare come l'opportunità di assicurare uno specifico congedo ai lavoratori, ed in particolare ai dipendenti del settore sanitario, sia strettamente correlata alla necessità di provvedere alle esigenze dei propri figli, in ragione del provvedimento di sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado di cui al DPCM 4.3.2020 – dichiara Antonio Argentini, segretario territoriale NurSind Pescara, che continua - Si evidenzia, inoltre, che ai sensi dell'art. 7, comma 1 lett. e), D.Lgs.vo 80/2015, la fruizione del congedo parentale è subordinata alla sola comunicazione di preavviso, i cui termini, cinque o due giorni, variano a seconda del fatto che il congedo sia, rispettivamente, giornaliero o su base oraria; e tale procedura non è stata oggetto di modifica ad opera del D.L. n. 18 del 17.3.2020. Pertanto, la decisione di autorizzare un congedo, posticipandone la fruizione in epoca successiva ai termini di legge ovvero alle necessità del richiedente, appare del tutto illegittima e pregiudizievole delle garanzie riconosciute ai lavoratori, pur nel rispetto delle opposte esigenze determinate dall'emergenza COVID-19”, conclude il Sindacalista.