Iscriviti alla newsletter

Flash Mob infermieri Marche. Diario di bordo, una protesta necessaria

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 30/05/2020 vai ai commenti

CoronavirusMarche

Ieri il Flash Mob degli infermieri delle Marche è stato un evento fonte di molteplici sorprese. Innanzitutto la pioggia, ha modificato un poco i nostri programmi ma ha sottolineato la nostra determinazione. Il coronavirus non ci ha fermato, due gocce d’acqua non fanno certo paura agli infermieri! Poi all’improvviso sopra di noi sul cielo grigio si stagliano le Frecce Tricolori e il cielo si colora di rosso bianco e verde, magnifico! Splendido e inatteso omaggio a noi infermieri e medici, si perché anche i giovani colleghi medici hanno organizzato in piazza Cavour ad Ancona un Flash Mob. Siamo stati contenti di ritrovarci insieme, la nostra storia sempre collegata e nella pandemia con stessi pesi e vittime. Per quest’ultimi, i veri eroi, il momento commemorativo di 1 minuto di silenzio alle ore 11,30 insieme a tutte le piazze italiane ci ha visto nuovamente uniti e commossi.

Per le segreterie Nursind delle Marche, organizzare questo evento è stata una necessità, manifestare la nostra delusione, indignazione, una liberazione! Non ne potevamo più di collezionare lettere “morte”! E ancora un’altra esigenza, il dovere per noi infermieri di onorare pubblicamente i nostri colleghi infermieri morti a causa del coronavirus. Lavorare ogni giorno nella pandemia e contemporaneamente sostenere il dolore di queste perdite è stata una sofferenza enorme per tutti noi. Gli infermieri sono una comunità professionale molto unita, condividiamo valori, etica, motivazione e passione per la nostra professione al servizio della salute dei cittadini. La morte di colleghi a causa delle mancate misure di protezione, per le carenze organizzative del sistema salute, ha generato un forte senso di angoscia in tutti gli infermieri. Ci siamo sentiti come soldati inviati al fronte con scudi di cartone, abbandonati dalle istituzioni che dovevano proteggerci.

Il momento della protesta è arrivato, gli infermieri delle Marche sono stanchi di sopportare il carico di continue rinunce di diritti: Ferie estive decurtate, indennità di malattie infettive nonostante la pandemia Sars-Cov 2 e di terapia intensiva non corrisposte, straordinari, prestazioni aggiuntive non retribuite. Il bonus promesso agli operatori sanitari in prima linea, una sceneggiata per titoli di giornali. Promesse e cifre poco credibili che nella realtà saranno con ogni probabilità molto ridotte, assolutamente risibili. Così intanto, aspettando l’agognato “accordo” tra i sindacati firmatari del contratto e la Regione, gli infermieri ricordano a tutti loro che esistono e che è grazie a noi professionisti sanitari che si sono salvate molte vite. Ciò nonostante la Regione Marche non ha voluto ascoltare gli infermieri e questo è un segnale molto grave, un peccato di superbia e di mancanza di rispetto per la nostra categoria. Il flash mob di oggi ha quindi lo scopo di ricordare a chi dimostra corta memoria, che gli infermieri invece, non dimenticano.