Obbligo delle mascherine chirurgiche nei luoghi aperti. Quali sono le prove di efficacia e quali gli effetti indesiderati?
Molte Regioni hanno disposto l’obbligo generale di indossare mascherine fuori casa. Le prove a sostegno della posizione piuÌ€ cauta del Governo (e ancor piuÌ€ dell’OMS,8 e di quanto chiedono i CDC) ovvero indossarle nei luoghi chiusi e quando le distanze di sicurezza non possono essere mantenute, quali sono?
Qualcuno potrebbe obiettare che le prove per non obbligare all’uso di mascherine non sono ancora definitive. EÌ€ vero, ma quelle per obbligare lo sono ancor meno.
Riportiamo qui di seguito la revisione di Alberto Donzelli Medico, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Comitato Scientifico Fondazione Allineare Sanità e Salute, pubblicata sulla rivista Epidemiologia e prevenzione, in merito all’efficacia reale di indossare le mascherine chirurgiche all’aperto.
Le considerazioni finali qui riportate derivano dall’ analisi critica degli RCT riportati in una recente revisione sistematica per valutare l’efficacia delle mascherine mediche nel prevenire infezioni respiratorie in contesti universitari/comunitari e assembramenti all’aperto, e propone quesiti pertinenti, con risposte basate su ragionamenti per quanto possibile fondati su prove.
Possibili effetti indesiderati delle mascherine chirurgiche all’aperto
La Letter al BMJ di Lazzarino elenca i possibili effetti indesiderati.
I due potenziali effetti collaterali già riconosciuti sono:
- 1. Dare un falso senso di sicurezza e indurre a ridurre l’aderenza ad altre misure di controllo delle infezioni, tra cui il distanziamento sociale e il lavaggio delle mani.
- Uso inappropriato. Le persone devono: non toccare le maschere indossate, cambiare di frequente quelle monouso o lavarle con regolarità, smaltirle in modo.
- Qualità e volume della conversazione tra chi indossa maschere sono molto compromessi e le persone possono inconsciamente avvicinarsi.
- Indossare una maschera facciale fa entrare l'aria espirata negli occhi. Ciò genera una sensazione spiacevole e un impulso a toccare gli occhi. Se le mani sono contaminate, ci si infetta.
- Le maschere facciali rendono la respirazione piuÌ€ difficile. Per persone con BPCO risultano spesso insopportabili perché peggiorano la dispnea. Inoltre una frazione di CO2 viene espirata ed inalata ad ogni ciclo respiratorio. I due fenomeni aumentano frequenza e profonditaÌ€ della respirazione, quindi la quantitaÌ€ d’aria inalata ed espirata. CioÌ€ puoÌ€ peggiorare la diffusione di Covid-19 se le persone infette che indossano maschere diffondono piuÌ€ aria contaminata. CioÌ€ puoÌ€ anche peggiorare le condizioni cliniche degli infetti se la respirazione potenziata spinge la carica virale in profonditaÌ€ nei polmoni.
- Vi sono rischi certi, molteplici e sottovalutati di tipo dermatologico fino a lesioni che possono costituire altre porte d’ingresso di patogeni.
- Nei soggetti infetti inconsapevoli, in cui l’emissione di virus eÌ€ massima nei due giorni precedenti i sintomi (che potrebbero anche non comparire affatto!), la mascherina obbliga a un continuo ricircolo respiratorio dei propri virus, aggiungendo la resistenza all’esalazione, con concreto rischio di spingere in profonditaÌ€ negli alveoli una carica virale elevata, che poteva essere sconfitta dalle difese innate se avesse impattato solo con le vie respiratorie superiori, ben fornite di IgA e IgG giaÌ€ pronte. Problema che si accentua in chi fa attività sportiva con la mascherina.
Le visiere sono un’ alternativa?
La revisione Cochrane sulle protezioni individuali aggiornata al 2020 ammette che non ci sono studi validi sugli effetti delle visiere. Si potrebbe ipotizzare che visiere lunghe che arrivino fino davanti alla bocca possano avere vantaggi sulle mascherine, per: protezione anche degli occhi, evitamento al portatore di toccarsi la faccia, facilitaÌ€ di essere abbassate (o alzate) al bisogno con una levetta esterna senza toccarne le superfici, forse maggior comfort per chi le indossa se leggere e abbinate a un copricapo sufficientemente comodo, possibilitaÌ€ di vedere l’espressione e i movimenti della bocca del portatore con vantaggi per la comunicazione, efficienza di produzione senza necessitaÌ€ di materiali speciali, possibilitaÌ€ di sanificazione con acqua e sapone e riutilizzo infinito (basterebbero due visiere a testa, che non finiscono nei rifiuti...). Tuttavia quanto puoÌ€ sembrare ragionevole va testato per efficacia, sicurezza (e comfort d’uso) prima di proporlo a miliardi di persone.
La raccomandazione di utilizzarle nelle circostanze indicate ad es. dai CDC o dalla revisione sistematica andrebbe ragionevolmente mantenuta, evitando comunque per quanto possibile usi prolungati/continuativi di mascherine all’aperto.