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Caos isolamento fiduciario per gli infermieri che rientrano dai Paesi a rischio. Dalle punizioni alle mancate indicazioni. La denuncia NurSind Piemonte

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La Redazione
Pubblicato il: 13/08/2020 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

 

 “Da oggi, d’intesa con il Ministero della Salute, ho dato indicazione alla sanità piemontese di sottoporre a tampone obbligatorio le persone che rientrano o provengono da Spagna, Grecia, Malta e Croazia.  Chiunque entri in Piemonte da questi paesi dovrà fare un test molecolare nelle ore prima della partenza da mostrare al proprio arrivo e dovrà segnalarsi subito alla Asl del territorio per sottoporsi a un tampone”, ad annunciarlo con un post su facebook è Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte.

Il Piemonte ha recepito l’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Agosto 2020, firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che al fine di contenere il contagio da Covid-19 ha disposto che alle persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna e Colombia, applicano le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro:

  1. a) obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
  2. b) obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.
  3. Le persone di cui al comma 1, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.
  4. 3. In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, resta fermo l’obbligo per chiunque di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati e di sottoporsi, nelle more delle conseguenti determinazioni dell’Autorità sanitaria, ad isolamento.

Una disposizione corretta, che però sta generando confusione tra i dipendenti delle Asl, che si trovano a rientrare dalle zone segnalate.

I quattordici giorni di quarantena per gli operatori sanitari delle Asl piemontesi, da quale istituto contrattuale sono normate?

 

Indicazioni tutte diverse tra di loro, anche in alcune interpretazioni del trattamento esattamente come nei tempi e nei momenti più critici – denuncia Francesco Coppolella Coordinatore Regionale NurSind Piemonte–. Per fare un esempio, è singolare la comunicazione dell’Asl Città di Torino che “sconsiglia vivamente” al personale di recarsi nei Paesi dove è previsto l’isolamento fiduciario al rientro, pena porre a carico del lavoratore con ferie, recuperi, aspettativa non retribuita, il periodo trascorso in isolamento fiduciario. E lo fa inventandosi un istituto contrattuale che non esiste e non è previsto da nessun decreto”

“Un altro caso è quello della Città della Salute che “in una cui comunicazione spiega che il periodo di isolamento fiduciario sarà coperto dal giustificativo AP (ovvero, allontanamento precauzionale), mentre altre Asl parlano di periodo disposto dal medico di famiglia e altre non dicono nulla, limitandosi ad inviare la nota regionale”.

Continua e conclude Coppolella “Siamo alle solite, i dipendenti ancora una volta in cerca disperata di notizie e certezze circa i comportamenti da adottare. Nel frattempo arrivano nuove indicazioni da parte del ministero che prevede per paesi come Spagna Grecia Croazia  procedure e tempi  diversi da quelli previste dalle indicazioni regionali del 7 agosto che le aziende avevano appena inviato al personale”.

 

 Marialuisa Asta