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Asl 5 La Spezia: grave carenza di organico. NurSind pronto a dichiarare lo stato di agitazione

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 14/09/2020 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

“Chiediamo alla direzione generale dell’Asl 5 spezzino di dare corso immediatamente alle assunzioni attraverso la mobilità tra asl4 e asl5, le richieste di comando per ex legge 42 bis, le richieste di mobilità volontaria, l’avvio del concorso extraregionale indetto nel periodo di marzo-aprile e mai espletato e l’indizione di almeno un bando di concorso a tempo determinato”, l’appello è quello di Assunta Chiocca, segretario territoriale NurSind La Spezia, che interviene a fronte di quanto dichiarato da Angelo Gratola, responsabile dell’area urgenza di Alisa.

Gratola, ha infatti dichiarato su un quotidiano on line come  gli ospedali sul territorio di asl 5 non abbiano avuto bisogno di far scattare il piano per implementare i posti né la necessità di chiedere supporto alle altre Asl.

Alle dichiarazioni contratta Chiocca: “forse non sa che ogni presidio ospedaliero della provincia della Spezia sta invece implodendo per l’estrema carenza di organico. Da Sarzana alla Spezia, in nessuna unità operativa si può vantare un organico al completo. Così a farne le spese è il rapporto tra infermiere e paziente, ostetrica-paziente, che non si avvicinano minimamente a quelli minimi assistenziali”.

Le criticità della Asl 5 La Spezia secondo NurSind

In una nota stampa, la sindacalista elenca tutte le criticità che affliggono la Asl 5, ovvero:

  • mancato utilizzo della graduatoria del concorso Chiavarese;
  • mancata indizione di un bando di mobilità tra asl 4 e asl 5 ;
  • mancata indizione concorso a tempo determinato;

“Non è  pensabile che si possa riuscire a gestire una nuova ondata emergenziale da coronavirus con le attuali forti carenze nella dotazione organica, peraltro con lo stesso personale che ha già duramente lavorato a marzo, costretto a rientrare sui riposi a lavorare 12 ore senza sosta, con le ferie sospese, e che ad oggi, è anche giustamente risentito per il mancato riconoscimento economico per il lavoro svolto – continua Chiocca - il personale già esausto potrebbe trovarsi a gestire un’ulteriore emergenza, visto che si moltiplicano le segnalazioni dell’incremento dei casi positivi in tutto il territorio provinciale ed aumentano i casi di infermieri infetti. A questi si aggiunge la chiusura delle scuole di ogni grado fino almeno al 24 settembre (che potrebbe obbligare molti dipendenti a fruire dei permessi per accudire i figli). E’ possibile che a breve potrebbero verificarsi ulteriori seri problemi per la copertura dei turni e di vedere aumentare ancor più pericolosamente il rapporto infermieri/pazienti”.

La preoccupazione della sindacalista è che il sistema non regga, visto che le dotazioni organiche sono insufficienti ovunque e i turni sono coperti solo con il ricorso allo spostamento del personale in servizio da un’unità all’altra. “Ci domandiamo cosa accadrà quando cesseranno anche tutti i contratti degli infermieri assunti attraverso l’agenzia interinale. Ad oggi, non ci è pervenuta nessuna spiegazione ufficiale dalla direzione aziendale sui motivi per cui l’asl 5 non abbia altre strategie per reclutare personale, per questo  - conclude Chiocca- in assenza di risposte da parte della direzione aziendale proclameremo lo stato di agitazione del personale con la richiesta di intervento del prefetto”