Iscriviti alla newsletter

Aumenti salariali fino al 25 per cento per i dirigenti sanitari. Sindacati sul piede di guerra

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/09/2020 vai ai commenti

EsteroGlobal Nurse

Dal 2019 al 2020, alcuni dirigenti del Centro Integrato Sanitario e Servizi Sociali di Abitibi-Témiscamingue (CISSS-AT)- Québec-  hanno ottenuto un aumento salariale compreso tra il 10% e il 25%.

Questi aumenti di stipendio hanno suscitato una forte reazione da parte del sindacato infermieristico la Federazione Interprofessionale Sanitaria del Quebec- FIQ.

Tra il 2019 e il 2020, il direttore della sanità pubblica di Abitibi-Témiscamingue è passato da uno stipendio di $ 267.000 a uno stipendio annuale di $ 334.000. Un aumento di oltre $ 67.000, che equivale al 25% del suo stipendio.

Anche il direttore dei servizi professionali, ha visto un aumento di stipendio di $ 37.000, che rappresenta l'11,7% del suo stipendio annuale, ed ancora il direttore infermieristico ha visto aumentare il suo stipendio del 15,6% in un anno, da $ 113.000 a oltre $ 130.000.

Per molti dirigenti, tra il 2019 e il 2020, gli aumenti si attestano intorno al 10%.

Il servizio di comunicazione del CISSS-AT spiega via e-mail che gli stipendi dei dirigenti, proprio come i bonus, sono stabiliti dal Ministero della Salute e dei Servizi Sociali. Quest'ultimo stabilisce le fasce di stipendio in base a responsabilità ed esperienze.

I sindacati vogliono aumenti per gli infermieri

Quella degli aumenti di stipendio ai dirigenti è una pillola difficile da ingoiare per la Federazione Interprofessionale della Salute del Quebec, che ritienen quello tra il 12% e il 25% un aumento enorme: “ In cambio ci viene offerta un'offerta dell'1% e poi ci viene detto che si tratta di un'offerta generosa. Ci sono sempre doppi standard, due misure”, denuncia il segretario esecutivo del sindacato FIQ / SISSAT, Alexandre Vallières

“Anche il lavoro degli infermieri è cambiato, sono aumentate le responsabilità, eppure non c’è stato nessun aumento di salario, se il lavoro dei dirigenti viene riconosciuto, deve essere lo stesso per il resto dei dipendenti della rete sanitaria”, conclude il sindacalista.

 

da RadioCanada