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La sanità umbra non è pronta alla seconda ondata Covid. La denuncia NurSind

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La Redazione
Pubblicato il: 18/10/2020 vai ai commenti

NurSind dal territorioUmbria

Con una lettera inviata oggi alla Presidente della Regione Umbria, all'Assessore alla Salute Coletto ed al Direttore Generale Salute Dario, NurSind denuncia l'assoluta mancanza di organizzazione, da parte della Regione Umbria e delle Aziende Sanitarie, nella gestione della seconda ondata pandemica Covid 19.

 “Tutto sembra ripetere le criticità e le mancanze già vissute, come se non avessimo mai affrontato la problematica. Gli ultimi 4 mesi, quelli della tregua pandemica sono trascorsi senza organizzare alcun piano ospedaliero e nessun rinforzo sostanziale della rete territoriale”, è la denuncia di Marco Erozzardi, coordinatore regionale NurSind Umbria.

 

Le criticità delle Asl della regione Umbria

Ospedali riorganizzati da un giorno all'altro, posti letto nelle Terapie Intensive da inventare, personale sfinito dalla prima ondata e chiamato oggi di nuovo ad affrontare le medesime problematiche non supportato da nuove assunzioni numericamente consistenti di infermieri ed OSS, assistenza territoriale tutta incentrata sull'esecuzione dello screening diagnostico i tamponi tralasciando l'assistenza domiciliare e le cure palliative, RSA con posti letto dimezzati e personale carente anche lì.

 Ad oggi non ci sono graduatorie concorsuali dalle quali attingere, un solo concorso per infermieri è aperto in Usl Umbria 2/A.O. di Terni ma iniziato con colpevole ritardo nonostante le sollecitazioni estive del Nursind di evitarne l'espletamento in autunno/inverno, troppo tardi per giungere ad assunzioni mirate ad evitare il propagarsi della pandemia.

Sono in grande sofferenza anche i servizi emergenziali del 118 e del PS, sia sotto il profilo delle dotazioni organiche di infermieri, medici ed autisti, sia per i mezzi messi a disposizione.

Il mancato reclutamento di personale sanitario ha come conseguenza, quello di ridurre le sedute operatorie programmate per mancanza di infermieri, inviati nelle Terapie Intensive.

 

“Chiediamo alla Regione Umbria ed ai suoi amministratori interventi sostanziosi sul SSR, con assunzioni massicce di personale infermieristico ed OSS oltre che con investimenti strutturali nei 13 ospedali umbri e nella rete territoriale – rimarca Erozzardi- NurSind lotta per la salvaguardia della sanità pubblica ed esorta ad investimenti in questo campo, l'unica via per evitare un nuovo blocco di tutte le attività produttive ed un crollo dell'economia regionale! Senza tutela della salute collettiva non può esserci sviluppo economico, men che meno in una situazione drammatica come quella di questi mesi, che sta mettendo piccoli imprenditori, aziende e lavoratori sul lastrico”.