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Agli Eroi blocco delle ferie e dei permessi 104. La denuncia NurSind La Spezia

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La Redazione
Pubblicato il: 25/10/2020 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

“Dopo il Covid di marzo la regione Liguria ha continuato a non assumere personale e Nursind che si domandava quale fosse la strategia su cui la Giunta stesse lavorando per affrontare la nuova ondata covid.19, ora ottiene la risposta tanto attesa: blocco delle ferie a tutto il PERSONALE DEPUTATO ALL’ASSISTENZA e permessi per legge ex lg 104/92 da concedere con la massima scrupolosità”, a lanciare l’allarme è Assunta Chiocca, segretario territoriale NurSind La Spezia.

Gli infermieri e gli OSS, gli stessi hanno che lavorato per il Ssn della regione Liguria durante la prima ondata, adesso nella seconda ondata pandemica, si vedranno togliere a discrezione delle ASL territoriali di appartenenza, la possibilità di usufruire del diritto al recupero delle energie psicofisiche. “Un paradosso incredibile – evidenzia Chiocca - se si considera che tale riposo significa mantenimento della salute; tale provvedimento è inaccettabile perché mortifica ancora una volta gli infermieri, le loro famiglie, i loro diritti”.

La strategia della regione è mettere in mano all’attuale organico infermieristico, già scarno e provato, la garanzia della salute pubblica.

“Sapevamo di essere una categoria necessaria e oggi abbiamo la certezza di essere anche indispensabili per sopperire alle mancate scelte e all’immobilità della regione rispetto alle nuove assunzioni -  rimarca la sindacalista - La regione ci chiede ancora sacrifici ma gli infermieri hanno già pagato un prezzo molto alto tra vittime e infettati e non merita di essere trattata da tappabuchi a basso costo”.

Nursind dunque rivolge a tutte le istituzioni ad ogni livello politico l’appello a non permettere che questa assurda disposizione venga recepita dalle Aziende Territoriali alle quali compete la valutazione delle esigenze organizzative dei propri ospedali.

“Siamo certi che gli infermieri lavoreranno come sempre hanno dimostrato di saper fare, ma oltre il limite dell’umano e del sacrificio non si può andare. Non siamo eroi ma professionisti e come tali chiediamo di essere considerati”, conclude la sindacalista.