L’iniquità come consuetudine in Calabria? NurSind, Uil Fpl e FSI non ci stanno
NURSIND, UIL Fpl, FSI scrivono al Commissari
Al Commissario Straordinario ASP Reggio Calabria
Il cambio di gestione è stato vissuto dagli scriventi come speranza di rinnovamento nei metodi e nei modi, ma, nostro malgrado, ogni volta ci dobbiamo ricredere poiché atteggiamenti e usi ci fanno ricredere e dobbiamo, amaramente, constatare che l’agognato “cambio di gestione” che doveva essere non nelle persone ma nei modi di fare, non porta nessuna novità.
La serietà di una Amministrazione si evidenzia a nostro parere nel mantenimento degli impegni assunti e soprattutto nel rispetto delle regole che in quanto tali devono valere per tutti. Così non è all’ASP di RC; così non si comporta neanche la gestione commissariale.
Ma soprattutto crediamo che il rispetto delle regole non possa prescindere dall’applicazione di tutti gli istituti contrattuali, tenendo a mente che la normativa contrattuale prevede che “ I contratti Collettivi Integrativi hanno durata quadriennale e si riferiscono a tutti gli istituti contrattuali rimessi a tale livello da trattarsi in un’unica sessione negoziale…….”.
Pertanto, un conto è chiudere le questioni economiche pregresse dove si sono accumulati notevoli ritardi risalente ad anni per la liquidazione dei fondi residui altra cosa è, una forzatura immane dettata dalla applicazione sopra le righe di una norma, istituire anzi destinare 900.000 euro per finanziare posizioni organizzative!
Diverse sono le considerazioni nel merito, metodo ed opportunità che dobbiamo fare.
Non si può privilegiare una sparuta minoranza a discapito della stragrande maggioranza di lavoratori, anche perché nel caso dei “fondi residui” si parla di somme che risalgono a cinque anni addietro!
Le posizioni organizzative coincidono, in qualche caso, nell’abuso che l’Amministrazione fa nell’utilizzo delle risorse specifiche derivanti da disposizioni di legge finalizzate alla incentivazione di prestazioni o di risultati del personale, senza che questi, in violazione dell’art. 4 del CCNL del 07-04-1999, siano mai passate dalla delegazione trattante.
Centinaia di migliaia di ore di straordinario sono elargite a mò di prebenda a discrezione di questo o di quel dirigente, nel mentre chi è obbligato, non per sua scelta, ma per mantenere i servizi essenziali funzionanti deve penare perché ancora non avuto pagato quello di due anni addietro.
Quindi nel mentre ci si riempie la bocca di “A.D.I.”, registriamo l’ennesima mancanza e slittamento degli impegni assunti.
Non basta una lettera firmata dal f.f. GRU E controfirmata dal Commissario a mettere la parola fine su una annosa questione quale quella del pagamento dell’ADI, i lavoratori comandati continuano a non avere nessun compenso ed a rimetterci, ormai da più di tre anni, anche i soldi per le spese sostenute per garantire un servizio dei L.E.A., nel mentre decine sono gli atti di liquidazione di rimborso di indennità chilometrica.
Per questi e per molti altri motivi, dobbiamo evidenziare che la gestione dell’ASP è, perlomeno raffazzonata e confusa, ed in questa confusione sono sempre e soltanto i soliti noti a beneficiare, non individuandosi, nel caos, responsabilità.
La gestione “familistica” nel senso deleterio, l’utilizzazione discrezionale di personale a secondo della bisogna, il vedere che istituti contrattuali demandati alla contrattazione decentrata sono gestiti da personaggi “infungibili”, da “sapientini”, da “amici del capo”, non fanno che fomentare nell’animo di tutti gli altri la consapevolezza e la volontà di non seguire nessuna regola, creando ancora di più il caos. Determinando che il legame di solidarietà interno tra i membri del “cerchio magico” sia predominante sui diritti dell’individuo e sugli stessi interessi della collettività.
Tutto questo nel mentre le norme nazionali esplicitamente asseriscono che “L’individuazione e l’utilizzo delle risorse sono determinate in sede di contrattazione integrativa con cadenza annuale”.
Allora la jungla continua, i comportamenti “gattopardeschi” diventano la norma e tutto continua come e peggio di prima.
Chi come noi ha a cuore la sorte dell’Azienda, dei servizi e dei lavoratori, poiché non c’è azienda senza servizi, non c’è servizio senza lavoratori, non può che essere preoccupato dal “modello” imperante che è diventato uso comune.
Per tutti questi motivi le scriventi segreterie territoriali, convocano un’assemblea per il giorno 8 maggio p.v., alle ore 9,30, da tenersi a Reggio Calabria davanti alla sede dell’ASP sita in via Diana, per rivendicare il rispetto degli impegni presi:
- Erogazione fondo di produttività residuo sino al 2013;
- Consegna dei buoni mensa sino al mese di marzo 2014 con le stesse modalità usate sino al 2012;
- Immediato pagamento delle prestazioni ADI con il sistema precedente:
- Certificazione dei fondi sino al 2014 con le relative spese sostenute distinte per anno e per utilizzazione dettagliata;
- Sottoscrizione in unica sessione del CCDIA.