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Nuoro: Pediatria al livello di allarme per la carenza di infermieri. Il Nursind scrive al Commissario Palermo

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La Redazione
Pubblicato il: 23/03/2015 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

di Chiara D'Angelo

 

All’ospedale di Nuoro la carenza di personale infermieristico è una triste e arcinota realtà. La dirigenza del presidio sembra non prestare attenzione alle ripetute denunce del Nursind su questo annoso problema, e non dare seguito alle numerose richieste di incontro.

Dopo l’episodio di alcune notti fa, però, il Nursind non ci sta più e, di fronte a tanta inerzia, attacca la direzione, supportato dal proprio consulente legale, avv. Collu, scrive nuovamente al commissario dell’Asl 3, Palermo, per chiedere immediati provvedimenti.

Qualche settimana fa, infatti, si è rischiato di vedere avverate le gravi preoccupazioni del sindacato: durante il turno di notte in Pediatria sono giunte quattro emergenze che hanno costretto i soli due infermieri in servizio (peraltro a coprire due reparti – Pediatria e Terapia intensiva neonatale -) a compiere i salti mortali per riuscire a sostenere l’emergenza. Operazione riuscita solo grazie alla prontezza, all’esperienza e alla professionalità dei colleghi.

Purtroppo la situazione è insostenibile, e l’episodio accaduto tra il 19 e il 20 gennaio segna il punto di non ritorno. Da una indagine Nursind risulterebbe che nel nosocomio S. Francesco siano addirittura settanta gli infermieri che mancano all’appello in pianta organica, nonostante alcuni neo-assunti (che però non sono ancora in grado di gestire in piena autonomia le emergenze dal momento che stanno tuttora svolgendo il periodo, necessario, di affiancamento iniziale) e in considerazione delle numerose mancanze per malattie, astensioni per maternità e per i recenti pensionamenti. Carenza che costringe il poco personale in servizio a rinunciare alle ferie, ai riposi e ad inanellare turni su turni, accumulando ore di straordinario.

E’ tempo di prendere provvedimenti, denuncia il sindacato per voce del segretario provinciale Pintore, e porre fine a una situazione di sottodimensionamento dell’organico peggiorata anche da politiche di mobilità che paiono serve più di logiche clientelari e di favoritismi che di sensati piani organizzativi.