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Allarme calabroni: in Italia la Velutina, cugina dello yak-killer

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 07/06/2015 vai ai commenti

NurSind dal territorio

di Chiara D'Angelo

 

Rilanciato da diverse fonti l’allarme per la presenza in Italia della Vespa Mandarinia, un calabrone gigante di origine asiatica particolarmente aggressivo e pericoloso, noto anche come calabrone yak-killer.

Dopo la notizia di sei vittime in Francia, diverse le segnalazioni in Italia; a Civitanova Marche ci potrebbe essere stato il primo caso di puntura, ma se ne è avvertita la presenza anche in Piemonte e Liguria.

Sui social network la notizia gira velocemente e con essa l’allarmismo.

Le informazioni che paiono più ponderate invece riportano che l’insetto in questione sarebbe una “cugina” del calabrone asiatico: la Vespa Velutina (Nigrithorax). Si tratta comunque di un calabrone di grosse dimensioni (pari o poco inferiori al calabrone europeo, Vespa Crabro), caratterizzato da una maggiore aggressività rispetto agli insetti nostrani.

Per quanto riguarda i pericoli per l’uomo, al di là delle punture (la cui pericolosità è paragonabile a quella dei calabroni europei e quindi legata all’insorgenza di manifestazioni allergiche da parte dell’individuo colpito), il maggior rischio deriva dalla spiccata aggressività e dalla tendenza di questi insetti a nidificare anche fra gli arbusti e sul terreno, fattore che aumenta molto la possibilità di urto accidentale dei nidi e quindi di innesco dell’attacco di uno sciame.

Per l’ecosistema invece, la pericolosità di questo calabrone deriva dal fatto che è un predatore dell’ape comune, per cui la sua presenza porta a una distruzione del patrimonio apicolo.

«Per adesso – spiega Alessandra Ripari, segretaria del consorzio apistico provinciale sappiamo che è diffusa a Cuneo, Alessandria e Imperia.

La strategia per contrastare questo insetto dovrebbe essere quella di individuarne e distruggerne i nidi, per evitare la proliferazione e la diffusione. L’Università di Torino sta studiano un “radar armonico”, una specie di antennina da applicare ad un esemplare per individuarne il nido. In Francia invece si sta lavorando su un antagonista naturale della Nigrithorax.