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Sanità privata. Continua la corsa per il recupero degli arretrati 2006-2010. I tempi stringono...

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La Redazione
Pubblicato il: 01/08/2015 vai ai commenti

EditorialiNurSind dal territorio

Prosegue a ritmo incalzante la raccolta delle adesioni degli operatori sanitari del settore privato alla vertenza per il recupero degli arretrati dei contratti AIOP per il periodo 1/1/2006 – 31/8/2010 (Clicca). 

Si conta ormai qualche migliaio di infermieri ed O.S.S. che stanno mettendo in mora l’AIOP nazionale, l’AIOP regionali e le singole aziende private datrici di lavoro.

Le regioni in cui il fenomeno è particolarmente diffuso sono l’Abruzzo, la Campania, il Lazio, il Molise, il Piemonte, la Puglia, la Sardegna e la Toscana, sebbene non mancano situazioni del genere, a macchia di leopardo, anche in altre regioni.

Il termine della prescrizione è ormai prossimo, coincidendo con il 15 settembre 2015, per cui gli operatori interessati si stanno allertando un po’ dovunque. Occorre precisare che la vertenza prevede una prima fase in cui viene inoltrata la messa in mora all’AIOP e alle aziende private ed una seconda in cui si agisce giudizialmente nei confronti dell’AIOP affinché vengano istituiti i tavoli per la determinazione e quantificazione degli arretrati, con chiamata in causa anche delle singole aziende per quel che concerne l’effettiva liquidazione di tali emolumenti.

 

Particolarmente soddisfatta dell’andamento della vertenza si è dichiarata Romina Iannuzzi, responsabile nazionale del settore Sanità Privata del Nursind la quale sottolinea come “nell’occasione, purtroppo, però, si è avuto modo di registrare anche situazioni ancor più gravi di cliniche che non hanno mai provveduto all’adeguamento dei minimi tabellari, neppure a far data dal 1/9/2010, fatto questo quanto mai inquietante e che sollecita ulteriormente il Nursind ad esercitare un ruolo di sentinella a tutela dei lavoratori e per la corretta applicazione degli istituti contrattuali”.

Sulla questione interviene altresì l’avv. Domenico de Angelis che, in collaborazione con i legali territorialmente convenzionati con il Nursind, sta seguendo la vertenza su tutto il territorio nazionale e che osserva come occorre far particolare attenzione per quel che concerne la redazione della messa in mora, che deve provenire da ogni singolo lavoratore e non può consistere in una nota a firma semplicemente di uno o più organizzazioni sindacali, non producendo in tal caso alcun effetto interruttivo della prescrizione.


L’avv. de Angelis
mette in guardia inoltre tutti gli operatori sanitari interessati osservando come la mancata personale attivazione dell’azione determina la decadenza dal diritto, ciò comportando per le stesse aziende l’impossibilità dell’estensione della liquidazione di detti emolumenti a tutti i lavoratori, una volta determinato il quantum dell’una tantum degli arretrati da parte dell’AIOP”.

 

De Angelis e Iannuzzi ricordano a tutti gli interessati che non hanno ancora aderito che possono contattarli ai seguenti recapiti:

forum.tutelalegale@gmail.com

avellino@nursind.it