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Portogallo: massiccia adesione allo sciopero indetto dal sindacato infermieristico SEP

Donato Carraradi
Donato Carrara
Pubblicato il: 13/08/2015 vai ai commenti

Estero

Lunedì 11 agosto, turno del mattino, adesioni per il 75%; turno notturno, adesioni del 69%.
Sono questi i dati diffusi dal SEP sull'adesione allo sciopero nazionale indetto a seguito della rottura delle trattative con il Ministero della Salute il 27 luglio scorso. Lo sciopero si articolerà in più giornate interessando tutto il Paese: l'11 agosto per la zona di Libona e Tago; il 12 per le regioni dell'Alentejo; il 13 per le regioni dellìAlgarve. Tutti i servizi ospedalieri saranno interessati, sale operatorie, ambulatori, degenze e centri sanitari, ad eccezione dei servizi d'urgenza che prevedono i contingenti minimi.
La pressione degli scioperi servirà a far cambiare opinione al Governo circa le richieste di incremento degli stipendi per il personale infermieristico, l'unica categoria tra i dipendenti pubblici ad essere ancora fortemente penalizzata.
La massiccia adesione mette in evidenza il forte malcontento della categoria che lamenta stipendi di 900-1000 euro anche a chi vanta 30 anni di servizio. I bassi stipendi spingono i professionisti ad allontanarsi dalla professione. Nell'ultimo anno, dal marzo 2014 al marzo 2015, più di 2000 infermieri del SSN si sono licenziati per dedicarsi ad attività più vantaggiose. Le progressioni di carriera sono ferme da 10 anni (come in Italia n.d.r.), si sono tagliati del 50% le maggiorazioni per straordinari, lavoro notturno e festivo. Inoltre non vi è alcun riconoscimento per le specializzazioni acquisite (infermiere esperto).
Josè Carlos Martins, presidente del SEP, ha dichiarato che gli infermieri sono la categoria più sottopagata tra tutti i dipendenti pubblici a cui inveve è garantito uno stipendio minimo di 1200 euro.
Le trattative con il Governo riprenderanno a settembre.

Le rivendicazioni non sono solo salariali ma riguardano anche:

le dotazioni organiche per le quali si chiede l'assunzione di almeno il 50% dei 5.570 posti vacanti nei prossimi due anni ;

la stabilizzazione dei precari;

il rispetto del DL 248/2009 che prevedeva l'istituzione della figura del coordinatore in tutti i servizi, fin'ora disattesa ed il relativo bando di concorso per il riconoscimento di 1.390 infermieri coordinatori;

il disgelo delle progressioni di carriera e la loro ristrutturazione su 10 livelli, i primi sei per gli infermieri "generalisti" che partano dalla prima posizione d'ingresso con 1.510 € per arrivare alla 6° posizione con 2.900€ e per gli infermieri specializzati a partire da 2.952 € fino a 3.364 €.;

un supplemnto riservato alle funzioni gestionali consistente in 750 euro per le funzioni di direzione e 600 euro per le funzioni di management;

la riduzione a 35 ore settimanali (attualmente sono state imposte le 40 h.);

la possibilità di non fare le notti a chi ha superato i 50 anni;

il riconoscimento del lavoro usurante e conseguentemente un regime pensionistico che ne tenga conto.

Seguiremo con attenzione le fasi della lotta dei colleghi portoghesi e per il momento non possiamo che prendere atto che, mentre in Italia si pensa al godimento delle sacrosante ferie estive, in Portogallo i colleghi sono sul piede di guerra con il Governo.

Massima solidarietà con gli "Enfermeiros"