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Infermieri allo sbaraglio, in ambulanza, senza adeguata formazione, obbligati dall'Azienda Sanitaria

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 19/08/2015 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

Lettera aperta a tutti i nostri stimati cittadini e alle Istituzioni  politiche di Governo.

È doveroso da parte nostra come professionisti infermieri, portare all'attenzione alcuni fatti gravi che possono porre in situazione di disagio e potenziale pericolo le persone con problemi di salute. Chiediamo il sostegno e la sorveglianza attiva della cittadinanza, è urgente la mobilitazione e condivisione delle nostre battaglie di contrasto a chi vuole mettere a repentaglio la qualità e la sicurezza degli interventi sanitari.

Le Regioni e le Amministrazioni Sanitarie in tutta Italia stanno scegliendo di diminuire gli standard assistenziali e curativi, per recuperare fondi economici, che spesso vengono direttamente distribuiti nelle buste paghe dei Dirigenti responsabili che le hanno deliberate.

La questione, ad esempio, viene ampiamente denunciata e descritta dagli infermieri della provincia di Savona. Sono arrivate alla nostra redazione numerose lettere, colme di preoccupazione, per allarmanti rischi, derivanti da aberranti, disposizioni Aziendali.

In tutti e 4 gli Ospedali del territorio, la reperibilità per i trasporti in urgenza in condivisione con le esigenze dei Pronto Soccorsi sarà realizzata, secondo le necessità anche con il personale operante nei reparti. Tutto questo senza uno straccio d'informazione e preventiva formazione adeguata!

Gli infermieri illustrano una situazione insensata; ad esempio, in un ospedale, da oltre 10 anni la reperibilità per trasporti in urgenza era stata esclusa e scrivono :”... poi ripiombata senza praticamente preavviso, il fatto è che non siamo stati formati adeguatamente per affrontare questa situazione e ciò crea un pericolo, non solo per i pazienti, ma anche per noi infermieri.... A estate inoltrata, in condizioni di urgenza  cronica , è giunta...  una delibera riguardante un piano di pronta disponibilità per trasporti ed emergenza da condividere con il pronto soccorso. Questa delibera nasce senza concertazione con la componente sindacale RSU . ….  Come sempre gli operatori interessati non vengono mai consultati in tempi adeguati, ….senza considerare l'aspetto formativo, in quanto gli operatori non hanno effettuato aggiornamento in merito a queste nuove attività praticate in urgenza come trasporto e codice rosso in pronto soccorso.”

Ebbene, illustri Amministratori e Dirigenti ci chiediamo in quale ottica dobbiamo cogliere questo paradosso, il significato di tanti corsi effettuati, quasi sempre obbligatori, sul Risk Management, sull'importanza della segnalazione degli errori nel luogo di lavoro, delle molteplici procedure e protocolli per scongiurare incidenti; quando poi, nella realtà, determinate con le Vostre disposizioni, condizioni pericolose? Le decisioni appaiono ancor più meschine se riflettiamo sul concetto di responsabilità professionale, che sappiamo essere principalmente personale...quindi i nostri Dirigenti, al sicuro, dietro comode scrivanie, dormono sonni tranquilli?

Invitiamo tutti i colleghi infermieri coinvolti a interessare i propri sindacati e la RSU aziendale, nella risoluzione negoziata della vicenda; nel frattempo, il professionista che non si sente preparato al servizio di reperibilità in urgenza, deve scrivere una lettera alla propria Azienda e per conoscenza, al proprio Collegio IPASVI di competenza, dove chiede adeguata formazione, prima di essere assegnato a servizi in cui potrebbe nuocere all'assistito.

Ricordiamo sempre, che gli operatori sanitari sono garanti della sicurezza del paziente e il loro agire, oltre all'obbedienza a Leggi e Regolamenti dello Stato, osserva una sua propria Legge etica e morale, il Codice Deontologico dell'Infermiere:

Articolo 9

L’infermiere, nell'agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere.

Articolo 13

L'infermiere assume responsabilità in base al proprio livello di competenza....

Articolo 15

L’infermiere chiede formazione e/o supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza.

 

Fonti

www.savonanews.it

www.savonanews.it/l/sanita/articolo/obbligo-di-reperibilita-agli-infermieri