Iscriviti alla newsletter

La scivolata della sanità verso il settore privato e la rinuncia alle cure

Non è solo demagogia o allarmismo propagandistico.

Il sistema del welfare italiano sta registrando un aumento significativo dei cittadini che rinunciano alle cure a causa delle liste di attesa troppo lunghe nelle strutture pubbliche ed ai costi eccessivi, per le proprie tasche, nelle strutture private.

lo dice uno studio del Censis e dalle ricerche delle associazioni dei consumatori realizzate per il Forum Ania-Consumatori (“Bilancio di sostenibilità del welfare italiano”) e riassunto nel libro “Gli scenari del welfare. Verso uno stato sociale sostenibile” (ed. Franco Angeli),  che fotografa una realtà preoccupante: il 41,7% degli italiani rinuncia alle cure (Clicca)

Il 53,6% riconosce una riduzione della copertura dello Stato rispetto ai costi delle cure sanitarie; il 18% della spesa sanitaria totale è sostenuta in proprio dai cittadini.

Ma non solo: questa percezione di inadeguatezza del sistema sanitario nazionale a far fronte ai bosogni di cura e assistenza dei cittadini li spinge a ritenere (78%) necessario sottoscrivere polizze assicurative contro il rischio di non autosufficienza.

Una scivolata verso il settore provato, dunque, sia per quanto riguarda le prestazioni sanitarie sia per quanto riguarda le misure di previdenza contro il rischio di incorrere in bisogni di tipo assistenziale.

Non si può non tenere conto di questo clima di crescente sfiducia verso la capacità del sistema pubblico di rispondere al bisogno di salute dei cittadini che, oltre a dover essere garantito, invece, per dettato costituzionale, rappresenta anche un indicatore più generale di fiducia (o sfiducia) del cittadino verso la capacità del sistema paese di reagire alle condizioni attuali e spingere verso la ripresa sia economica che sociale.

C'è di che riflettere....