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SATIRA - Il Ministro Lorenzin ha deciso: stop alle infermiere "incinte"

Osvaldo Barbadi
Osvaldo Barba
Pubblicato il: 26/01/2016 vai ai commenti

Satira

SATIRA... di Osvaldo Barba 

 

Strano ma “vero”.

Per le infermiere italiane, rimanere incinta durante lo stesso periodo nello stesso ospedale, sarà reato.

Dopo i recenti fatti di cronaca, dove la concomitante gravidanza di oltre 100 infermiere ed una ventina circa di ostetriche in servizio in un ospedale del padovano, ha gettato nello scompiglio non solo il management dell'ASP di Padova ma soprattutto il Ministero alla Salute.

Ed il ministro Lorenzin si è subito messa al lavoro con tutto il suo staff ed una serie di consulenti all'uopo incaricati, per portare immediatamente in Parlamento un disegno di legge che “proibisca” le gravidanze programmate di più operatori nello stesso periodo ed in servizio presso lo stesso ospedale.

La sintesi: da fonti ufficiose sembrerebbe che il disegno di legge indirizzato ai manager e a caduta, a tutti i dipendenti, contenga delle linee di indirizzo sulla regolamentazione delle gravidanze con dei veri e propri indicatori: 1) età anagrafica (priorità alle più giovani), coppie senza figli, famiglie bi-reddito, casa di proprietà, nulla osta della black-list rilasciato dalla centrale rischi della Banca d'Italia.

Il concetto è semplice: favorire si la procreazione ma senza generare disservizi tanto all'ospedale quanto all'utenza.

Più alta sarà la capacità reddituale delle richiedenti minore sarà il rischio sia di maternità “ad oltranza” che di malattie con “varie ed eventuali”.

Il disegno di legge prevede inoltre le modalità di richiesta: una vera e propria check-list che dovrà essere accuratamente compilata e presentata entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno alla direzione generale.

Intanto nelle stesse ore, anche il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, ha “allertato” i suoi collaboratori per mettere in atto un altro disegno di legge che integri e “sostenga” quanto già elaborato dalla collega Lorenzin in tema di gravidanza.

Sempre fonti ufficiose rivelano che l'idea della Madia sia quella di elaborare una sorta di “procedimento disciplinare immediato” con possibilità di sospensione dal lavoro a tempo indeterminato, per coloro che hanno violato il concetto fortemente voluto dall'Unione Europea in tema di orario di lavoro: il famosissimo “riposo biologico”.

In pratica, per coloro la cui gravidanza “esula” da quelle programmate e che possono generare disservizi nell'organizzazione del lavoro, sarà valutata la data dell'ultima mestruazione e quindi, con una sorta di “metodo di calcolo” personalizzato, sarà stabilito il giorno di concepimento.

Se lo stesso coincide con il giorno di RIPOSO del dipendente, avendo violato la normativa, incorrerà immediatamente in sanzioni e procedimenti disciplinari.

Tempi bui per le infermiere italiane con la voglia di maternità.

Anche la cicogna dovrà adeguarsi ai tempi della politica italiana.

Speriamo che la stessa non decisa di METTERSI IN ASPETTATIVA!