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IPASVI coccola CGIL, CISL e UIL, mentre la triplice accarezza i medici. Infermieri, di fatto, fuori dai giochi.

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La Redazione
Pubblicato il: 24/06/2016 vai ai commenti

Editoriali

Ipasvi si schiera, contro l’associazionismo sindacale infermieristico, a favore di Cgil Cisl e Uil.
 
di Salvo Lo Presti

 

Il sottosegretario alla salute, On.le Vito De Filippo, in accodo con il ministro, On.le Beatrice Lorenzin, ha istituito un tavolo ministeriale per mettere a confronto e dirimere con le associazioni di categoria e sindacali la questione infermieristica.

Cgil, Cisl e Uil, tramite i loro rappresentanti nazionali, dopo aver esposto le motivazioni della contrarietà ad un tavolo che non vedeva la presenza dei medici, hanno abbandonato l’incontro, proprio per la mancata partecipazione dei camici bianchi.

Gli stessi sindacati (Cgil, Cisl e Uil), però, non hanno abbandonato il tavolo tecnico dei medici, quando ad essere assenti in quel caso erano gli infermieri. 

COME MAI QUESTA DIVERSITA' DI CONDOTTA DA PARTE DI CGIL, CISL E UIL? COME MAI DUE PESI E DUE MISURE?  GLI INFERMIERI CONTANO MENO?

Ora quindi, al di là che il tavolo possa o meno raggiungere l’obiettivo prefissato, resta il fatto negativo che una parte del mondo sindacale italiano, quello che si vanta di rappresentare milioni di lavoratori, ha abbandonato l’incontro in cui si sarebbe dovuto parlare di infermieri. Evidentemente rappresentano più i medici che gli infermieri.

Mi chiedo: come è possibile? 

Di fronte alla possibilità lavorare fianco a fianco con tutto il mondo infermieristico, con la supervisione del Ministero, per la condivisione di un percorso di crescita e sviluppo delle competenze infermieristiche, i "grandi" sindacati abbandonano il tavolo perché non ci sono i medici, mentre si comportano in maniera diametralmente opposta quando per parlare di medici, al tavolo ministeriale, mancano gli infermieri.

Qualcosa non quadra...O l’abbandono del tavolo è una mossa squisitamente politica (pro-medici, ovviamente) oppure cos’altro? Salvo poi arrogarsi la paternità di ciò che si sta tentando di mettere nero su bianco per promuovere le competenze infermieristiche...

Il fatto più riprovevole, però, è che nonostante questa controversia decisione, l’Ipasvi, anch’esso presente al tavolo ministeriale, parteciperà il prossimo 28 giugno ad un evento con le associazioni sindacali Cgil Cisl e Uil dal titolo “La crescita delle competenze per la qualità del lavoro in sanità” 

Questa partecipazione dell’Ipasvi, con chi ha abbandonato i lavori ministeriali anziché valorizzare il lavoro delle componenti convenute (Nursind, Nursingup, Fsi, Fials, Cnai, Cid, Cnc, Regioni, Agenas ect..,), che ancora sono presenti e stanno lavorando a quel tavolo, appare come uno schiaffo alla voglia infermieristica di valorizzazione e crescita che non provenga dalla comunità professionale elitaria, ma avvalora l’idea che gli unici accreditati a formulare proposte siano quelli che scappano dal confronto aperto.

Sono nauseato del comportamento di certe persone che non hanno il minimo volere di crescita della professione infermieristica, se non la “salvaguardia del piccolo orticello”, ed ancor più mi disgusta il comportamento dell’Ipasvi, che va a braccetto con chi dimostra palesemente di subordinare la questione infermieristica a ben altre logiche.

MANGIACAVALLI DIMETTITI!