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Zika, un opuscolo per gli operatori sanitari

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/07/2016 vai ai commenti

Nursing

E' arrivata l'estate , ad accompagnarla è tornato l'incubo Zika.

L'opinione pubblica l'aveva quasi dimenticata, scossa e distratta dalle tragedie che in questi giorni si sono susseguite; ma con l'inizio delle Olimpiadi di Rio, si torna a parlarne, nonostante l'attenzione mediatica sia calata, resta comunque un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, così come definita dall'Oms.

Il Ministero della Salute italiano ha realizzato un opuscolo con le informazioni per il personale sanitario sulla malattia del virus, raccoglie e riassume per via generale le principali evidenze scientifiche aggiornate al mese di luglio 2016, soffermandosi in maniera più approfondita sulla gestione della gravidanza e sulla gestione del neonato.

Il Virus zika, trasmesso attraverso la puntura delle zanzare, è stato isolato in due specie, Aedes aegypti ed Aedes albopictus.

In aggiunta alla trasmissione mediante il vettore zanzara, altre modalità di trasmissione sono state identificate, quella sessuale (il virus permane nello sperma fino a 62 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi), la trans placentare o durante il parto qualora la madre sia infetta, tra le modalità perinatali.

Il periodo di incubazione varia, dai tre ai quattordici giorni dopo la puntura della zanzara infetta.

La maggior parte delle infezioni resta asintomatica, per il 20% sintomatica, la malattia esordisce con febbre di breve durata, dolori articolari, cefalea, mialgia ed esantema maculo papuloso che inizia dal volto per poi propagarsi in tutto il corpo.

La pericolosità di Zika è legata alla trasmissione materno fetale, in quanto scientificamente provato, di essere responsabile di microcefalia e della sindrome di Guillan- Barrè.

Non esiste profilassi o vaccino per Zika.

Il trattamento è sintomatico, si prediligono antipiretici, antidolorifici ed antistaminici per le eruzioni cutanee. E' sconsigliato il trattamento con acido acetil- salicilico ed antinfiammatori non steroidei, a causa di possibile aumento di rischio di sindrome emorragica.

L'opuscolo dedica uno spazio alle raccomandazioni che il personale sanitario deve riservare ai pazienti affetti da virus Zika, ovvero consigliare caldamente al malato di evitare le punture di zanzara nel periodo che va da maggio ad ottobre, punture evitabili mettendo in atto tutta una serie di misure di prevenzione che ben conosciamo, come zanzariere, applicazione di repellenti,l'uso di abiti coprenti, schermi a porte e finestre.

Dal canto suo, l'operatore sanitario deve prestare attenzione ad eventuali manifestazioni cliniche come paralisi facciale o segni di meningite specie nei pazienti a rischio come bambini, anziani, pazienti immunodepressi e pazienti con anemia falciforme.

Un ampio capitolo è ancora dedicata alla gestione della gravidanza con infezione da Virus Zika sospetta o confermata.

La prima visita prenatale è atta a fare un'ampia anamnesi che indaghi su eventuali viaggi recenti nelle zone in cui Zika è endemico e sulla presenza o meno dei sintomi della malattia da Zika.

Qualora la donna in gravidanza NON presenti sintomatologia legata a Zika, si procede con i routinari test prenatali ed ecografie. Se si dovessero diagnosticare alle ecografie, presenza di malformazioni cerebrali o di altro tipo del feto, si procede con il test da infezione da Zika; se negativo si continua indagando su altre cause , effettuando test sierologici per infezioni congenite da TORCH e si rinvia ad assistenza specializzata.

Qualora la donna in gravidanza PRESENTI sintomatologia collegata a Zika virus, si procede con il test per l'infezione e con il trattamento della sintomatologia. Si continua con i test prenatali e L' ECOGRAFIA MORFOLOGICA FETALE. Se il test per Zika è negativo, e siamo in presenza di malformazioni si procede con la ricerca di altre cause, in assenza di malformazioni, si continua con i routinari test ed ecografie. Se il test Zika è positivo, in assenza di malformazioni si procede alla ricerca di altre cause; in presenza di malformazioni si procede con ecografie dettagliate dell'anatomia fetale e si valuta la possibilità di amniocentesi per anomalie genetiche ed infezioni genetiche compreso il virus Zika.

 

Nella gestione del Neonato, se madre e figlio sono confermati per infezione da Zika virus, il neonato deve essere sottoposto ad una serie di esami aggiuntivi:

esame clinico approfondito, compresa l'accurata misurazione della circonferenza occipito -frontale, della lunghezza, del peso e la valutazione dell'età gestazionale;

valutazione per anomalie neurologiche, dismorfismi, organomegalia o lesioni cutanee;

ecografia cranica;

valutazione dell'udito entro un mese dalla nascita;

valutazione oculistica entro un mese dalla nascita.

 

L'opuscolo si conclude con una serie di precauzioni da adottare per chi vive o fa ritorno da aree affette , come le misura di prevenzione preconcezionale, ovvero l'uso di preservativi durante i rapporti sessuali con partner in gravidanza e per tutta la durata della stessa.

Nella pianificazione della gravidanza, qualora si torni o si viva in aree affette, se asintomatici, si consiglia di aspettare almeno tre mesi prima di provare a concepire e 6 mesi se uno od entrambi i partner hanno manifestato sintomi per Zika.

Infine fornisce una serie di misure di controllo di sanità pubblica e di misure di prevenzione personali che potrete leggere direttamente in allegato .(clicca qui per consultare l'opuscolo)

 

Fonte: Zika. Dal Ministero un opuscolo informativo rivolto al personale sanitario