Iscriviti alla newsletter

Cassi (CIMO): al medico la competenza diagnostica e la leadership. Comma 566 o non Comma 566.

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 23/07/2016 vai ai commenti

Competenze Avanzate - Le prese di posizione

Ogni tanto riemerge nei dibattiti sulle professioni sanitarie: è il famigerato Comma 566 della Legge di stabilità del 2015, che apriva alla possibilità di estendere le competenze delle professioni sanitarie, registrando l'immediata alzata di scudi dei medici e, pian piano, l'arenarsi della sua applicazione.

 

A distanza di qualche tempo, Riccardo Cassi (Presidente CIMO) torna sul tema, rimarcando la posizione dei medici: non esiste un atto medico “semplice” che si possa delegare ad altre figure sanitarie, la competenza sulla diagnosi e sulla cura è esclusivamente medica, il medico è e dev'essere titolare della leadership dell'equipe sanitaria.

Le stesse posizioni di allora, quindi, che paiono solo leggermente ammorbidite dalla disponibilità offerta al confronto con le rappresentanze delle professioni sanitarie, infermieri in primis.

Sui margini di questo confronto però nulla è dato sapersi né nulla è scontato, poiché sull'argomento è calato un gran silenzio, mentre la Sanità (e tutto il Pubblico Impiego) si avvia verso la stagione del rinnovo contrattuale, sul cui tavolo viene servita la patata bollente, con l'investitura, da più parti, di esserne l'eletto risolutore.

Ma i medici ritengono, per voce di Cassi, che la questione non debba essere sindacale, bensì di confronto professionale e di costruzione di un nuovo patto interprofessionale scevro dagli estremismi. Cosa questo significhi, nei fatti, lo vedremo.

 

Fonte: Doctor33