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Infermieri. Storie di "Eroi silenziosi".

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 01/08/2016 vai ai commenti

Narrative Nursin(d)g

Quella che vi vogliamo raccontare oggi è una storia particolare, una storia fatta di eroi silenziosi, eroi che tutti i giorni lavorano con sacrificio e grande professionalità. 

Questa è la storia di una Infermiera, o meglio, di tanti Infermieri, alcuni importanti e altri no, che contribuiscono a garantire in tutto il territorio italiano giorno dopo giorno l’assistenza agli ammalati. Una storia fatta di Infermieri.

Serena Giordani, Infermiera della Rianimazione Cardiochirurgia dell’Ospedale S’Orsola di Bologna, era in piscina a Ozzano con le sue due bimbe per trascorrere una giornata di relax in compagnia di altri colleghi.  

Mai avrebbe potuto immaginare che da li a poco si sarebbe sfiorata la tragedia senza il suo tempestivo intervento.

Tutto è iniziato verso le 11.30 di quel giorno, alcuni bambini giocavano tra loro in una vasca piccola, dell’impianto della piscina Comunale di Ozzano (Emilia), che parte da una decina di centimetri e non sfiora neanche il metro di altezza. La bimba stava giocando a bordo vasca con i fratelli, quando la mamma si è allontanata per una manciata di minuti. Momenti in cui è successo il dramma.

La piccola è stata trovata riversa in acqua, sembrerebbe fratellino, che ha dato l'allarme. Inizialmente tutto faceva pensare ad un gioco, un banalissimo gioco di bambini. Poi quando ci si è accorti che la piccola non si muoveva, allora si è pensato al peggio.

La bimba era in arresto cardio respiratorio e subito sono scattati i soccorsi.

E’ stata tirata fuori dalla piscina in arresto cardiaco da una bagnina, ed è stato provvidenziale l’intervento di un medico ed appunto dell’Infermiera Serena Giordani, clienti dell’impianto, che in quel preciso momento si trovavano nei pressi della piscina esterna.

Serena si è precipitata sul corpicino della piccola e rilevato l’assenza del battito cardiaco ha immediatamente iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, che hanno permesso al piccolo cuore di ricominciare a battere ed ai polmoni di ricominciare a respirare.

La bimba è stata trasportata al Policlinico S.Orsola dal 118 in codice rosso, e subito ricoverata in Rianimazione Pediatrica, sedata intubata ma non in pericolo di vita per valutare eventuali, danni polmonari e cerebrali.

Fortunatamente, da quanto si apprende, dai bollettini medici diramati, la piccola stà meglio. Non ha riportato danni cerebrali, ''dopo un arresto cardiaco durato circa 5 minuti”. E’ un vero e proprio miracolo. La piccolina, ricoverata al Sant'Orsola, nel reparto di rianimazione pediatrica, ha ripreso conoscenza ed avrebbe chiesto della mamma e dei suoi fratellini, chiamandoli per nome.

Serena Giordani #Infermiera. Eroe silenziosa. #Infermiera della Rianimazione Cardiochirurgia del S.Orsola di Bologna che con sangue freddo e professionalità ha salvato la vita ad una bimba di 7 anni. Chi salva una vita salva il mondo intero.

Questa storia a lieto fine ci riporta in mente le parole di Florence Nightingale:

 

L'assistenza è un'arte; e se deve essere realizzata come un'arte, richiede una devozione totale ed una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempo dello spirito di Dio.

E' UNA DELLE BELLE ARTI. ANZI, LA PIÙ BELLA DELLE ARTI BELLE.