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Siria. Bimbo ferito ad Aleppo, abbraccia l'infermiere che lo ha curato.

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 02/10/2016 vai ai commenti

EsteroNarrative Nursin(d)g

Il video straziante di un bambino, che è arrivato in uno degli ospedali della SAMS (Syrian American Medical Society) ad Aleppo con il fratello, dopo la sua casa è stata colpita da un attacco aereo. Il bambino rimasto traumatizzato  non voleva lasciare andare l'infermiere che lo ha preso in cura. 

Un bambino ferito e sanguinante viene adagiato su un lettino di emergenza all'interno di uno dei pochi ospedali rimasti in piedi in Siria. Piange senza sosta e con le mani si aggrappa disperatamente alla divisa di un Infermiere. Accanto a lui, c'è suo fratello ferito e sanguinante: entrambi sono sopravvissuti all'ennesimo bombardamento che ha distrutto la loro abitazione ad Aleppo.

L'infermiere lo abbraccia e tenta in ogni modo di calmare le sue urla disperate. Il video è stato pubblicato dall'American Medical Society (Sams), una sorta di associazione dei medici siriani. Il personale medico ha riferito che i raid aerei hanno causato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 40 nella giornata di venerdì 30 settembre. "Aleppo è stata dimenticata e abbandonata", ha dichiarato un'infermiera. 

"Questo è ciò che i bambini siriani sono costretti a sopportare tutti i giorni. Questa è la loro agonia", si legge nel lungo post che accompagna il video diffuso sulla pagina Facebook dell'organizzazione Sams. 

Sempre secondo il personale operativo che lavora sul campo ad Aleppo, nella parte orientale della città operano soltanto 29 medici. Un infermiere impiegato in una struttura ospedaliera supportato dal personale Sams ha raccontato che nell'area a est di Aleppo, "La vita è diventata disastrosa. Nessuna fotocamera o nessuna penna può descrivere quello che stiamo vivendo qui". 

Gli ospedali sono stati in gran parte distrutti o danneggiati. C'è una grave carenza di forniture mediche e medici specialisti. C'è un solo neurochirurgo, due chirurghi generali e tre ortopedici che operano ancora nella città sotto assedio. 

Non sono soltanto le strutture ospedaliere a versare in condizioni disastrose, anche gli operatori sanitari sul terreno non hanno le risorse adeguate per soccorre e salvare in tempi brevi un ferito. "Non ci sono più anestetici o barelle. I medici spesso sono costretti a curare i loro pazienti sul pavimento". 

"L'unico neurochirurgo presente nella parte orientale di Aleppo è stato costretto a eseguire un intervento al cervello su un paziente, sul pavimento e senza anestetici".

In Siria, l'American Medical Society gestisce 106 strutture mediche.

Fonte: The Post