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Il terremoto nelle Marche e gli infermieri in assistenza h 24 ancora lasciati soli nei turni notturni

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 02/11/2016 vai ai commenti

MarcheNurSind dal territorio

Nelle Marche il terremoto che dalla fine di agosto non ci da tregua e sembra non avere fine, come si può ben comprendere ha considerevolmente aumentato il lavoro di tutti gli operatori sanitari marchigiani. La popolazione della nostra regione, con l’età media tra le più elevate in Italia,  in questi giorni richiede una maggior attenzione e sensibilità. La paura e lo stress esacerbano sintomi, aggravano patologie preesistenti e purtroppo favoriscono l’insorgere di nuovi problemi di salute.

Gli operatori sanitari stessi, già in sofferenza per la carenza e i carichi di lavoro, ci stanno segnalando di essere allo stremo. Purtroppo le criticità maggiori ci vengono indicate dagli infermieri che prestano assistenza in turnazioni h. 24, in alcune strutture sanitarie dell’ASUR Marche area vasta 2. Queste si avvertono specialmente nelle Unità Operative dove nel turno notturno è prevista la presenza di una singola unità infermieristica. La situazione è in questo periodo allarmante, durante il sisma, l’infermiere oltre al proprio stress e paura, deve sostenere quella degli assistiti. Chiaramente, gli stessi pazienti, osservando la “solitudine” dell’operatore non possono essere di certo rassicurati di poter avere adeguati interventi in caso di calamità. 

Il Nursind già più volte ha notificato alla dirigenza aziendale che gli standard minimi di sicurezza nell’assistenza nelle unità operative di degenza, devono essere definiti dalla compresenza di almeno due operatori sanitari.

L’assistenza in emergenza per essere sempre garantita all’assistito nelle strutture di ricovero, non può prescindere dalla garanzia di poter intervenire al meglio in ogni turnazione con la dotazione organica minima di due operatori in servizio attivo. Invece le assegnazioni di personale assistenziale infermieristico sono definite da numeri, minutaggi assistenziali, occupazione dei posti letti, che mal si adattano alle necessità di cura e salvaguardia della salute dei cittadini in ogni congiuntura e necessità.

In questo periodo di crisi e calamità naturali che ci colpisce tutti indistintamente, ci aspettavamo la giusta considerazione dello sforzo e lavoro che stanno affrontando gli infermieri nell’assistere i pazienti ricoverati,  ma nulla è accaduto.

Gli infermieri in alcune Unità Operative di notte sono ancora soli.  Oltre a questo disagio, lo stress si acuisce anche per il fatto che  le carenze spesso riguardano anche le procedure da attuare in caso di maxi emergenza  e di un massiccio piano di evacuazione; perché se esistono, sicuramente gli operatori non ne hanno conoscenza.

 E’ ingiustificabile che la numerosa dirigenza aziendale sanitaria, dell’ASUR Marche e delle aree vaste,  in tutti questi anni non si sia preoccupata di risolvere questi problemi.

Per questi motivi, il Nursind segreteria territoriale di Ancona, per l’ennesima volta,  preoccupato delle conseguenze relative ai fatti sopra descritti, si è visto costretto a denunciare ieri, alla Dirigenza la situazione di grave malessere in cui versano i sanitari che sono lasciati soli nelle turnazioni h 24.  Lo stress correlato a queste determinate condizioni lavorative, mettono a repentaglio la salute degli stessi operatori e  di conseguenza anche quella delle persone  assistiti.

Allegata lettera inviata agli amministratori ASUR Marche area vs 2 :

sisma_integrazione_persolale_h_24.pdf