Iscriviti alla newsletter

Nuove Raccomandazioni UE sulla prevenzione e rischio dei farmaci citotossici. Ma quando una legge attuativa di tutela per i sanitari?

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 14/11/2016 vai ai commenti

EsteroNursing

L’Unione Europea nei giorni scorsi ha emanato delle nuove forti raccomandazioni politiche sulla sicurezza nel lavoro, riguardo ai rischi dovuti all'esposizione di farmaci. Il documento presentato al Parlamento UE: Prevenzione sul lavoro all’esposizione di citotossica e altri farmaci pericolosi (Preventing occupational exposure to cytotoxic and other hazardous drugs European Policy Recommendations). Una particolare attenzione posta su questo problema dopo il monito arrivato dall’analisi dei risultati OMS,  2007-2012,  sulla strategia per la sicurezza e  dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro:

 …"L'UE deve affrontare più efficacemente l'impatto della chimica con l'ambiente e l’interazione sulla salute e la sicurezza…".

L’ultima Direttiva del Parlamento UE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione, è la Dir. 2004/37/CE; ora di nuovo, il Parlamento Europeo crede imperativo percorrere nel settore sanitario il quadro strategico 2014-2020, delineato in materia di salute e sicurezza sul lavoro, perché sono moltissimi gli operatori sanitari esposti a sostanze chimiche pericolose nel loro posto di lavoro.

Oggi, la sfida per la tutela della salute dei lavoratori persiste e si deve potenziare, per una serie di ragioni.

Il tasso di incidenza del cancro in costante aumento come l'uso di farmaci citotossici per il loro trattamento, amplifica l'esposizione dei professionisti del settore sanitario.

Il numero e la varietà di operatori sanitari potenzialmente esposti a farmaci citotossici è in aumento, professionisti in immunologia, reumatologia, nefrologia e dermatologia, a causa dell'uso in rapida espansione di questi agenti anche in pratiche non-oncologiche per il trattamento di malattie non tumorali.

È indubbio che l'assistenza sanitaria europea, è in una fase critica dato dall’invecchiamento della popolazione,  combinata con la crescente incidenza di malattie, come il cancro; che collocano una pressione senza precedenti sui sistemi sanitari  e un coerente aumento di attenzioni ed esigenze nei confronti degli operatori sanitari.

Sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro fattori di primario interesse anche in considerazione del contributo alla sostenibilità del settore sanitario di europeo, in grado di prevenire il fenomeno dell’assenteismo e pensionamento anticipato del personale sanitario.

 I dati scientifici confermano che l'esposizione al rischio citotossico colpisce gli infermieri più dei farmacisti e tecnici di farmacia e con probabilità minore altri sanitari e non sanitari, coinvolti nella pulizia, trasporto, lavanderia e smaltimento dei rifiuti di farmaci pericolosi o materiali contaminati.

I lavoratori possono essere esposti a questi farmaci pericolosi per la contaminazione dell'aria  o per contatto della pelle, mucose, con superfici contaminate, abbigliamento e attrezzature mediche coinvolte per tutto il ciclo di vita del farmaco, oppure per ingestione (ad esempio, attraverso il mangiare, bere o fumare in aree inquinate dai farmaci antiblastici).

I rischi per la salute del personale sanitario connesso alla manipolazione dei citotossici, sono ben noti e documentati da oltre quattro decenni, da quando negli Stati Uniti dal 1970, è stato riconosciuto quale rischio primario per la sicurezza dei lavoratori.

Una tutela particolarmente indispensabile nel settore sanitario.  La maggior parte dei rischi professionali sono stati affrontati dalla legislazione europea e nazionale, ma resta molto da fare quando si tratta di sicurezza ai rischi chimici sul lavoro degli operatori sanitari, durante le attività quali la preparazione e la somministrazione di farmaci citotossici utilizzati per il trattamento di pazienti affetti da cancro. Questi farmaci rappresentano il più pericoloso fattore di rischio chimico nel servizio sanitario.

Attualmente i Servizi ospedalieri non sono ancora in grado di garantire standard minimi di sicurezza degli operatori sanitari. Procedure carenti, dispositivi obsoleti, insufficienza di personale formato e in numero sempre inadeguato alle necessità, pongono dubbi, preoccupazioni sulla qualità e sicurezza nella corretta gestione delle terapie chemioterapiche e su  quella dovuta agli operatori sanitari e pazienti.

Le raccomandazioni, informazioni, contenute in questo documento, e in altri, attendono solo di  essere concretamente attuate da leggi Europee e Nazionali,  in modo che gli operatori sanitari ricevano finalmente la protezione che  merita ciascun lavoratore, nell’esercizio della propria professione.

 

Fonti

 

 

 

Preventing occupational exposure to cytotoxic and other hazardous drugs European Policy Recommendations

 

http://eur-lex.europa.eu/

 

http://www.europarl.europa.eu

 

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci