Nursind Pordenone: «Finiamo la graduatoria degli infermieri e facciamo un altro concorso per non perdere neolaureati regionali»
Una vicenda tutta all'italiana: la graduatoria del mega concorsone è ferma da mesi. Dopo avere dato una prima tranche di nominativi alle Aziende sanitarie, tutto è bloccato. Da indiscrezioni sembra che la direzione Egas aspetti che tutte le Aziende finiscano di chiamare i nominativi già assegnati per poi dare i successivi.
«Un paradosso - mette in evidenza il segretario regionale del Nursind, Gianluca Altavilla -: vi sono Aziende che hanno terminato da mesi la graduatoria assegnata. Si sono registrate molte rinunce quindi non è stata soddisfatta la necessità aziendale, con crescita di nuovi bisogni».
«Non si capisce il senso di questa scelta - prosegue -, ma il concorsone regionale è tutto illogico. Basti pensare che non sono state rispettate neanche le preferenze del luogo di lavoro: un infermiere che aveva espresso il bisogno di operare a Udine è finito a Pordenone. Il risultato di questa schizofrenia manageriale da 150 mila euro è che gli infermieri, non venendo chiamati, accettano incarichi in altre regioni e ciò fa sì che molte Aziende debbano continuare a utilizzare agenzie interinali, con costi maggiorati».
Ma il caso più eclatante è la graduatoria del concorsone degli operatori socio sanitari, pronta da fine di agosto: peccato, però, che alle Aziende non siano ancora arrivati i nominativi.
«In televisione sentiamo proclami elettorali che parlano di 750 infermieri assunti - conclude Altavilla -: la verità è che dove entra un infermiere, un altro viene licenziato, quindi non si potenzia l’assistenza infermieristica. Il cittadino aspetterà in pronto soccorso ore. Noi preferiamo un dirigente in meno e due infermieri in più».