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Caos al PS di Lucca: Nursind chiede rinforzi

Donato Carraradi
Donato Carrara
Pubblicato il: 08/01/2017 vai ai commenti

Toscana

"Che il presidio ospedaliero di Lucca fosse limitato nei posti letto per la degenza - dicono i rappresentanti degli infermieri - è sempre stato chiaro e scritto nero su bianco da sempre, dal momento della sua apertura. Sono trascorsi ormai due anni di caos in cui sono stati disattivati interi reparti e servizi, lasciati inutilizzati interi setting di degenza per sopperire alla mancanza di personale ed anche questo nuovo anno è iniziato subito all’insegna del disagio per chi sfortunatamente ha avuto bisogno di cure ed assistenza. A cominciare dal caso dell’uomo a cui è esploso un petardo, che ha dovuto aspettare ore ed ore al pronto soccorso, come del resto tutte le altre persone che purtroppo hanno dovuto subire e dovranno subire la stessa triste sorte di attesa infinita".

"I posti letto sono troppo pochi - conferma il Nursind - come abbiamo sempre dichiarato pubblicamente, in tutte le circostanze formali e non. Ora, nel periodo invernale, dove si assiste ad una vera e propria epidemia influenzale il caos regna sovrano. Infatti in tutti i settori ospedalieri si avverte un profondo disagio sia per tutto il personale sanitario che per le persone bisognose di cure. Si cercano disperatamente strategie “tampone” per garantire un posto letto, che spesso è introvabile, mediante dimissioni precoci, mediante prolungamento dei tempi di permanenza presso il pronto soccorso eccetera. Sono mesi che abbiamo richiesto un intervento immediato dei vertici aziendali per risolvere la questione drammatica del pronto soccorso di Lucca, in cui per carenza di posti letto ospedalieri si è allestito all’interno dello stesso il fatidico "destino"; uno pseudo settore di degenza in cui le persone attendono ore ed ore, sopra delle barelle, un fantomatico posto letto nei reparti di destinazione. Già il nome assegnato a questo luogo (destino), in cui vi è una promiscuità di disciplina medica, chirurgica, promiscuità di età e di sesso, ci fa capire quali possano essere le condizioni dei poveri malcapitati e degli scarsi operatori presenti, che pur cercando di soddisfare i bisogni di salute delle persone presenti si ritrovano spesso a dover contenere episodi di ira e di aggressione. Purtroppo quello che preoccupa maggiormente è che ormai tutto questo scenario sta diventando routine. Il fenomeno “carenza posti letto” per mancata assunzione di personale sanitario è palese, come è palese che presto l’azienda ricorrerà ad un’ulteriore chiusura di ben 12 posti letto di medicina d’urgenza, come preannunciato, per evitare di potenziare gli organici del personale. Fino ad oggi è stato reclutato personale infermieristico e di supporto spostandolo da un servizio ad un altro o richiamandolo continuamente in servizio durante il giorno di riposto ed infine si è giunti anche all’utilizzo dell’istituto di reperibilità, anche in settori come medicina e chirurgia, ma nonostante questo, non si riesce a garantire la continuità dei servizi e a soddisfare l’elevata richiesta di cura ed assistenza alle persone".

"Si rischia di non poter più lavorare in “sicurezza” - spiega la nota -con ritmi inverosimili, disumani. Purtroppo questo fenomeno si è esteso in tutti i settori ospedalieri e sta degenerando vorticosamente e la stanchezza e lo stress sono compagni di turno per ogni operatore impegnato nell’assistenza e cura. Durante il periodo invernale, come di consueto, la domanda di cura ed assistenza cresce esponenzialmente, non è una novità, come non è una novità che la malattia influenzale colpisce inesorabilmente tutti, persone “fragili” e anche gli operatori sanitari. Ma sembra che questo fenomeno ripetitivo non tocchi minimamente i vertici aziendali, che invece di programmare strategie preventive si limitano ad affidarsi alla buona volontà ed iniziativa dettata dall’esperienza lavorativa acquisita in anni e anni di duro lavoro di ogni singolo operatore. Ma si sa, che senza un’adeguata programmazione, quando il numero degli operatori è già palesemente insufficiente da tempo, come si può far fronte a situazioni di emergenza sanitaria influenzale".

"Ringraziamo - chiude la nota - il sindaco di Lucca per il suo intervento a favore del pronto soccorso, che, come ci ha riferito di recente, si tratta di un problema comune a quasi tutti gli ospedali della nostra mega azienda Nord Ovest e della regione Toscana. Ci preme evidenziare che il Pronto Soccorso risulta essere la punta di un iceberg di un vasto problema sanitario, denominato carenza di personale. Sicuramente questo problema è facilmente visibile al pronto soccorso, essendo questa struttura la porta di accesso all’ospedale, ma se ci si addentra nel presidio, è visibile anche in tutti i settori del nostro nosocomio: degenze mediche e chirurgiche, terapia intensiva, sala operatoria eccetera, dove neanche l’istituto della pronta disponibilità può risolvere le criticità ed il disagio che si è venuto a creare visto che due letti di terapia intensiva, uno dei settori più delicati di tutto l’ospedale, vengono aperti al bisogno sempre a causa di carenza di personale. E’ arrivato il momento di risolvere veramente questo nodo che sta soffocando la collettività; non è più sostenibile una strategia di “tamponamento”, di fare le “nozze con i fichi secchi”, a discapito della qualità assistenziale e del personale stesso , ed in primis delle persone bisognose di cura e di assistenza. Quando si parla di salute, il nostro bene più prezioso, tale diritto richiede una tutela a 360 gradi, da parte di tutti: istituzioni, collegi, ordini, associazioni e cittadinanza".

"Al fine di risolvere definitivamente - è la richiesta del sindacato - questo disagio vissuto da tutta la collettività afferente all’ex azienda usl 2 di Lucca, si chiede a gran voce la sostituzione di personale andato in pensione, assente per lunghe malattie, aspettative, gravidanze eccetera. Inoltre chiediamo la stabilizzazione del personale precario, che continua a girare come trottole per i vari settori clinici ed assistenziali. Infine, ma non di minor importanza, si chiede che siano stabilmente aperti tutti i posti letto disponibili all’ospedale San Luca e che venga assunto, dalle graduatorie in essere, il personale necessario a garantire una adeguata assistenza e cura a tutte le persone bisognose".

La Segreteria Territoriale NURSIND

da http://luccaindiretta.it/dalla-citta/item/84673-nursind-pronto-soccorso-si-assume-il-personale-necessario.html