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PS di Pistoia: caos annunciato, caos avverato!

Donato Carraradi
Donato Carrara
Pubblicato il: 09/01/2017 vai ai commenti

Toscana

Il caos che sta venendo alla ribalta in questi giorni e che riguarda i due Pronto Soccorso dei Presidi di San Jacopo di Pistoia e dei SS. Cosma e Damiano di Pescia, è un caos preannunciato e pronosticato da anni.
Che i due presidi ospedalieri, soprattutto il nuovo San jacopo, fossero limitati nei posti letto per la degenza era chiaro e scritto nero su bianco da sempre, dal momento della sua progettazione.
Che i pazienti stazionasssero su barelle per ore e giorni è stato segnalato da Nursind Pistoia mesi addietro, anche quando non si era scatenata la virosi influenzale 2016-2017.
Al pronto soccorso di Pistoia già era stato segnalato che la carenza di posti letto nei vari setting comportava il dover trasformare il Pronto Soccorso in reparto di degenza, dove veniva allestita a stanza di degenza un'unica stanza in cui era possibile spegnere le luci per il riposo notturno  dei pazienti degenti, in attesa che per gli stessi si liberasse un  posto letto nei reparti di destinazione.
Che vi fosse carenza di personale in organico era già più volte stato segnalato e che se anche gli operatori si ammalano la carenza di personale si avverta sempre di più, questo va per logica...
Ecco che, come nei mesi passati si sopperisce alla carenza di personale, reclutando pesonale dagli altri ambiti, che siano le sale operatorie, le medicine, le chirurgie e si effettua il pagamento delle ore lavorate in straordinario. Si compensa ad un disagio annunciato ed a questo punto voluto, perchè non si assume personale da anni, con il "vil denaro".
Gli operatori del pronto Soccorso di Pistoia, dichiarano che il numero di accessi rispetto alllo stesso periodo dello scorso anno è dimunito, ma il numero dei pazienti che soggiornano in barella è aumentato.
Quando si riesce a liberare qualche barella verso le ore 16-17 pomeridiane perchè si liberano i posti nei reparti di degenza, queste  subito si saturano nuovamente per i pazienti che accedono al pronto e che necessitano di ricovero.
Si assiste ad una promiscuità di disciplina medica, promiscuità di età e di sesso e quello che preoccupa e che ormai tutto questo scenario sta diventando  routine.
Viene attivato in continuazione il personale infermieristico reperibile ma nonostante questo, non si riesce a garantire la sorveglianza ai pazienti nel post triage e per rivalutazione. Tutto il personale è impegnato a prestare l'assistenza di base e non riesce a soddisfare la richiesta di assistenza necessaria.
 Non si può organizzare il lavoro in sicurezza, si sta viaggiando affidandosi alla buona volontà di ognuno ed all'iniziativa dettata dall'esperienza lavorativa acquisita in anni ed anni in cui si lavora con disagio, anche se la situazione sta degenerando vorticosamente e la stanchezza e lo stress sono compagni di turno per ogni operatore impegnato nell'assistenza. Il 26 dicembre 2017 il pronto soccorso pistoiese era saturo di utenti in attesa di ricovero e di essere visitati. Sono state reclutate anche le barelle disponibili da setting di medicina e altri ambiti.
Il 27 dicembre i pazienti venivano visitati su poltrone e sedie. Il 28 dicembre permanevano per 24 h, circa 22 pazienti acceduti al pronto soccorso dalla notte precedente. Nei restanti giorni si è viaggiato con la presenza in media di 12-14 pazienti adagiati su barelle "triaggiati" anche 14-18 ore prima. Inoltre il personale medico si è trovato a lavorare la mattina, con una sola unità che deve effettuare i controlli ai pazienti giunti il pomeriggio prima e che  hanno trascorso l'intera notte in Pronto Soccorso. Alle 15,30 del 4 gennaio 2017  vi erano ancora 18 pazienti triaggiati dalla notte del 3 e che ancora riposavano, per modo di dire, sulle barelle. Si è disposto anche l'apertura della week surgery, chiusa per le vacanze natalizie, con l'impiego di personale richiamato dalle ferie.

Questi operatori non avranno più giorni di ferie da qui ad Agosto.

A Pescia la situazione non è migliore, la carenza di personale continua ancora, ormai da anni... più volte segnalato anche questo alla stessa Direzione Aziendale ed al Direttore Generale. Il numero di accessi ripetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha visto un incremento di circa 1000 accessi in più. Il numero di personale non è mai stato incrementato, anzi... si è pensato di unire anche la specialità di traumatologia al pronto soccorso e si usa, sebbene su base volontaria, il personale destinato all'equipe del Pronto Soccorso indebolendolo ulteriomente nei numeri. Inoltre in questi giorni in cui il personale presente si sono incrementati i certificati di malattia, anche qui per sopperire alla carenza di organico, ci si vede costretti a reclutare personale da altri reparti ed altri ambiti. Sembra facile polemica, ma viene da chiedersi come mai in tutto questo anno in cui è avvenuta la riunificazione dell'Azienda toscana Centro, i problemi sono amplificati?
Riunificare doveva servire a fare emergere le eccellenze, diminuire le cariche dirigenziali, incrementare l'assistenza sul territorio, far ripartire la sanità pubblica, garantire una corretta ed adeguata assistenza all'utenza e mettere finalmente gli operatori in condizioni di lavorare al meglio e esplicare al top la propria professionalità... il 2017 è iniziato nel territorio pistoiese come sopra descritto...

Rosa Scelta - Nursind Pistoia