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Nola (Na). Caos Pronto Soccorso, medici sospesi: atto ingiusto.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/01/2017 vai ai commenti

AttualitàCampania

Nola. Ospedale Santa Maria della Pietà, Pronto Soccorso: le immagini che hanno creato stupore ed indignazione le abbiamo viste tutti, sovraffollamento, mancanza di lettini e di barelle che hanno costretto i sanitari a prestare le prime cure a pazienti sdraiati sul pavimento. Impianto idrico non funzionante, manca l’acqua in tutto il nosocomio, tanto da costringere la Prefettura a ricorrere alle autobotti dei Vigili del fuoco.

Non è la prima volta che al nosocomio di Nola ci si trova ad affrontare delle criticità: dalla carenza di personale al guasto all’impianto di climatizzazione che, durante la stagione estiva ha reso impossibile lo stazionamento al pronto soccorso.

La differenza è che adesso quanto accade a Nola lo abbiamo visto tutti; le immagini, catturate da chi quel giorno si è trovato ad accedere al pronto soccorso, hanno fatto il giro del web, con il solito tam tam mediatico, dai social network sono giunte fino ai Tg nazionali.

Quelle immagini crude, simbolo del degrado in cui versano le strutture pubbliche del nostro Paese, specie al Sud, hanno creato indignazione ed hanno spinto il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a convocare tutti i responsabili delle Asl e delle Aziende ospedaliere regionali, e chiedere l’avvio delle procedure di licenziamento per i responsabili del pronto soccorso e del presidio ospedaliero.

Nel pomeriggio di ieri sono arrivate le sospensioni per il Direttore Sanitario del nosocomio, Andreo De Stefano, il responsabile del Pronto soccorso, Andrea Manzi, il responsabile della Medicina D’urgenza, Felice Avella.

La decisione del Governatore della Campania ha creato non pochi dissapori e disaccordi e sembra davvero una decisione che ha del paradossale quella che riguarda i due medici, perché sicuramente non è stata una loro libera scelta quella di mettere nelle condizioni gli operatori sanitari di prestare le prime cure ai pazienti riversi sul pavimento.

Lo stesso Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, che dopo la diffusione delle immagini ha inviato inviato i Nas per avviare un’indagine in merito a quanto appreso, ha avuto parole di solidarietà per medici e infermieri del nosocomio, definendoli eroi.

«I medici hanno fatto il proprio dovere, non vedo che responsabilità possano avere. Qua se ci sono responsabilità sono a livello apicale, a livello di Asl e 118, del perché non funziona il territorio» spiega «La Campania - ha sottolineato - deve cambiare passo, ha tutti gli atti amministrativi fatti e ora deve solo farli attuare».

I medici «sono eroi che hanno fatto il loro lavoro», ma in Campania ci sono problemi amministrativi - ha aggiunto. Ho chiesto - aggiunge - un resoconto dettagliato ai commissari di governo che arriverà nel pomeriggio, i Nas sono già andati ieri e hanno già verificato che ci sono problemi organizzativi. Mi aspetto dalle autorità preposte della Campania che lavorino sull’attuazione dei piani. Non bisogna fare cose eccezionali, bisogna fare cose normali».

Il Direttore Sanitario, anche lui sospeso, ha difeso l’operato dei medici, che hanno preferito curare le persone a terra, piuttosto che non prestare loro assistenza.

A difesa degli operatori sanitari si è espressa anche la manager dell’Asl, Antonietta Costantini, sottolineando come nonostante il sovraffollamento e le evidenti difficoltà per la mancanza di barelle e di lettini, i medici hanno lavorato senza sosta, prestando assistenza a tutti i pazienti arrivati in ospedale; la Costantini aggiunge - dalle foto pubblicate, che mi hanno fatto davvero male, si nota che a terra c'era anche un operatore sanitario che prestava le cure. Se, però, c'è stata una iper-affluenza in quel presidio, qualcosa non ha funzionato a livello di assistenza territoriale.

Per il Governatore della Campania, De Luca, il sovraffollamento non giustificala inaccettabile e vergognosa situazione verificatasi, della quale peraltro nessuno è stato tempestivamente informato''.

Da qui, la decisione di avviare le pratiche di licenziamento dei tre medici.

Per Luigi Di Maio, M5S, Vicepresidente alla Camera, l’atteggiamento di De Luca è vergognoso, perché scarica sui medici, responsabilità che sono esclusivamente di questa politica, nazionale e regionale; Di Maio si è così espresso : “'E' vergognoso che scarichi sui medici, quelle persone sono sul pavimento perché il Pd, come anche il centro destra, in questi anni ha ottenuto tanti voti dalla sanità privata campana, promettendo di affamare quella pubblica. Per rispetto della mia gente vi chiedo almeno di risparmiarci iniziative ipocrite''.

E non si può essere che d’accordo con chi ha difeso e difende l’operato dei medici, perché Nola non è l’eccezione, Nola è la regola.

Da Nord a Sud, e maggiormente al Sud, i nostri pronto soccorso sono bombe ad orologeria pronte ad esplodere, taglio dei posti letto e taglio del personale sono i diretti responsabili di sovraffollamento con conseguenti vicende tali e quali a quelle fotografate a Nola.

I nostri pronto soccorso sono ormai eterni gironi danteschi, dove spesso quelle situazioni riprese dagli utenti generano violenza verso gli operatori che si ritrovano a destreggiarsi tra turni massacranti e ad operare in condizioni disumane.

E chi sono i diretti responsabili di tagli al personale ed ai posti letto? Forse i medici sospesi?

No, sono il risultato della politiche scellerate che hanno disfatto la Sanità pubblica per ingrassare quella privata.

Ospedali a corto di posti letto ed una rete territoriale inesistente, se non in casi virtuosi, sono motivi di sovraffollamento; eppure le soluzioni ci sarebbero, così come suggerisce Maria Pia Ruggeri, presidente nazionale della società italiana di Medicina di Emergenza e di Urgenza(Simeu).

Tra le soluzioni proposte, una di queste, contenuta nel “Piano di gestione del sovraffollamento dei Pronto soccorso” è l’istituzione del “bed management”, una figura incaricata di gestire al meglio i posti letto disponibili in ospedale, oppure la “discharge room”, una stanza per far sostare i malati che vengono dimessi in giornata, in modo da liberare letti per chi attende in barella.

Le soluzioni ci sono, eppure non vengono messe in atto.

A chi serve continuare a creare caos, a chi serve continuare a dare una immagine negativa della sanità pubblica? Forse a chi ha deciso di smantellarla definitivamente, non investendo più ma continuando a tagliare, risorse finanziare e risorse umane.

 

Fonti:

- Malati curati a terra, medici sospesi. Ma è Sos dai pronto soccorso

- Ospedale Nola. Lorenzin difende gli operatori: “Medici e infermieri hanno fatto il loro dovere, quanto accaduto ha altre responsabilità”