Fnomceo ed Ipasvi: verso un fronte comune o solo demagogia?
Dividi et impera, così l’eterna lotta di classe tra medici ed infermieri, voluta e creata a tavolino, ha permesso alla politica di infiltrarsi, di guadagnare terreno e potere in sanità, fino al progressivo smantellamento del Ssn al quale stiamo assistendo, uno smantellamento che stiamo pagando tutti in egual misura, medici, infermieri e cittadini.
L’unica strategia per opporsi a questo inevitabile declino è quella di fare fronte comune, un fronte comune che faccia indietreggiare chi opera per trarre solo profitti, cancellando quello che è un Diritto fondamentale, la Salute, a discapito dei cittadini e di chi lavora nella sanità pubblica.
La scandalosa vicenda del Pronto soccorso di Nola è solo la punta dell’ iceberg, l’evidenza di un sommerso di dimensioni rilevanti, dove medici ed infermieri,insieme, lavorano in trincea, costretti a turni massacranti e sprovvisti delle risorse minime per poter garantire una assistenza adeguata.
Nell’ottica di fare fronte comune, ieri si è concluso a Roma, nella sede della Fnomceo,il primo incontro congiunto tra i Comitati centrali della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri e della Federazione nazionale dei Collegi Infermieri Ipasvi.
L’incontro è stato presieduto dalla Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, e dalla Presidente della Federazione Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli; entrambe hanno ribadito come parole d’ordine di questa ritrovata unione debbano essere: collaborazione, concertazione, complementarietà delle professioni di ognuno ed onestà intellettuale.
Roberta Chersevani , aprendo l’incontro, ha così esordito: “Auspichiamo che questo sia l’inizio di un percorso positivo e costruttivo che ci faccia recuperare, anche ad un livello politico, quella collaborazione che mettiamo tutti i giorni in pratica nel nostro lavoro”.
Barbara Mangiacavalli ha aggiunto: “L’intenzione è che questo momento di confronto diventi un appuntamento strutturato, per capire, concretamente, come poter lavorare insieme, in modo da offrire soluzioni e modalità prima che ci vengano imposte dall’esterno”.
Entrambe auspicano ad un accordo tra le due categorie, non solo al letto del paziente, ma anche sul piano politico.
L’incontro si è concluso, con la promessa di ripetere l’esperienza al più presto, e di istituire un Tavolo di posizionamento, al fine di formulare istanze e proposte concrete da portare ai rispettivi Consigli Nazionali.
Sarà l’inizio di un nuovo percorso da fare insieme, o è solo mera demagogia?
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