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Nuovi LEA a un passo dal traguardo

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 17/01/2017 vai ai commenti

Leggi e sentenze

I Nuovi LEA sono stati firmati dal Capo del Governo Gentiloni nel suo letto d’ospedale il 13 gennaio,  dopo 16 anni dall’ultimo decreto del novembre 2001.

La revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza, sono ad un passo dal traguardo, si attende a giorni il via libera della Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quindi saranno in vigore. L’entusiasmo del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è incontenibile, su twitter: Il premier ha firmato i nuovi #Lea e il Nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la #sanità italiana.

I nuovi LEA hanno l’obiettivo di:

  • definire le cure, le prestazioni e servizi sanitari erogati gratuitamente o  pagando un ticket dal SSN ai cittadini,
  • specificare e descrivere le attività sanitarie da erogare
  • aggiornano gli elenchi delle malattie rare e di quelle croniche invalidanti che danno diritto all’esenzione

rinnovano i nomenclatori dell’assistenza protesica e ambulatoriale

Istituita anche la commissione nazionale che avrà il compito ogni anno di aggiornare (aggiungere o togliere) la lista dei livelli essenziali.

Tra le maggiori novità:

  • Ampliamento dell’elenco delle malattie rare                                                                                                 In regime di esenzione, più di 110 nuove tra singole malattie rare e gruppi di malattie, come la sarcoidiosi; la sclerosi sistemica progressiva; la miastenia grave. 
  • Cure e assistenza personalizzata per l’autismo   
    Il nuovo schema di decreto recepisce la legge n. 134 del 2015.
  • Ampliamento  dell’elenco delle malattie croniche invalidanti esenti
    Sei nuove patologie esenti: sindrome da talidomide, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”, ’Endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave" è inserita tra le patologie croniche, si stimano circa 300.00 esenzioni.  La Celiachia da malattia rara, passa ad essere malattia cronica, così sarà sufficiente una certificazione di malattia redatta da uno specialista del Servizio sanitario nazionale per ottenere il nuovo attestato di esenzione. Mantenuta la disciplina della concessione degli alimenti ai celiaci. Anche la sindrome di Down e la s. Klinefelter, connettiviti indifferenziate, prima rare, ora sono nell’elenco delle malattie croniche.
    Garantita una maggiore flessibilità delle prestazioni, sarà il medico curante ad identificarle secondo necessità.
  • Esenzione e regime ambulatoriale per la procreazione medicalmente assistita
    Tutte le fasi procedurali della procreazione medicalmente assistita omologa ed eterologa potranno essere fornite in regime ambulatoriale specialistico, attualmente  sono fornite solo in regime di ricovero .
  • Implementati gli screening neonatali                                                                                              Inserito per tutti i nuovi nati,  quello per la sordità  e la cataratta congenita
  • Introdotta l’offerta di  nuovi vaccini in esenzione a determinate fasce di età
    anti-Papillomavirus mer adolescenti maschi e femmine, anti- Pneumococco, anti-Meningococco)
  • Incrementato di nuovi ausili il nomenclatore dell’assistenza protesica.
    Per i gravemente disabili Strumenti  informatici e di comunicazione, ( comunicatori oculari e le tastiere adattate), arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

Per i disabili sensoriali: apparecchi acustici a tecnologia digitale?attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti(allarme e telesoccorso).

Per le disabilità motorie: posaterie e suppellettili adattati, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni.

  • Aggiornato il nomenclatore della specialistica ambulatoriale 
    Con un nomenclatore invariato dal D.M. 1996, sono state eliminate le prestazioni  ormai obsolete e incluse quelle tecnologicamente avanzate, come  l’adroterapia, l’enteroscopia diagnostica con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica. 
  • Radicalmente revisionato  l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni.
    Prevista  la consulenza genetica, che consente di spiegare al paziente l’importanza ed il significato del test al momento dell’esecuzione, le implicazioni connesse al risultato al momento della consegna del referto ed, eventualmente, di fornire allo stesso il sostegno necessario per affrontare situazioni spesso emotivamente difficili.

Le perplessità sono  mosse in particolare dalle Regioni, a riguardo del finanziamento. Nella Legge di Stabilità sono stanziati per la riforma circa 800 milioni di euro. Sulla carta i nuovi LEA costerebbero molto di più, esattamente 3,053 miliardi. Lo stesso Ministero  afferma che l’impatto effettivo dei nuovi LEA “..possa considerarsi compatibile con l’importo di 800 milioni di euro annui”, stanziati dalla scorsa finanziaria a fronte per l’appunto di maggior onere teorico di 3.053 milioni di euro…”A questa conclusione si arriva con una stima della differenza tra i costi aggiuntivi reali e quelli effettivi che andranno a carico del Ssn una volta “scontati” delle economie conseguibili in diversi ambiti assistenziali, delle voci di spesa per prestazioni già oggi coperte dal Ssn e delle maggiori entrate dei ticket sui consumi aggiuntivi nella specialistica ambulatoriale.” 

Gli 800 milioni di euro sono stati attribuiti: 
- 600 milioni per l’assistenza distrettuale (specialistica 380 milioni, protesica 153 milioni); 
- 220 milioni di euro per la prevenzione sanitaria (vaccini);
 di cui i 20 milioni di euro aggiuntivi derivano da un risparmio dovuto al trasferimento di prestazioni dall’assistenza ospedaliera ad altri ambiti assistenziali. 

Fonte approfondimenti

http://www.quotidianosanita.it/