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Piano vaccini 2017/19: le novità, gli obiettivi. Sanzioni per i medici inadempienti

E’ stato approvato venerdì mattina in Conferenza delle Regioni il Piano Nazionale della prevenzione vaccinale 2017-2019, pronto dunque per il via libera in Stato- Regioni; inizialmente, una via libera solo parziale quello dato dalle regioni, poiché la copertura economica prevista non sembrava potesse essere sufficiente a finanziare un piano vaccini decisamente corposo.

La successiva richiesta di gradualità nella copertura vaccinale ne ha permesso il via libera definitivo, grazie anche all’approvazione della Legge di Bilancio ed i nuovi Lea(che aspettano ancora il visto della Corte dei Conti) che permetteranno a quanto pare un investimento di 132,2 milioni di euro per la copertura vaccinale, a fronte comunque di un fabbisogno di 220 milioni di euro.

Da quanto si evince, quello della copertura finanziaria resta comunque un’incognita, per questo il coordinatore degli assessori, ha chiesto che il Governo si impegni a definire una tempistica certa da agganciare al riparto del Fondo sanitario nazionale.

L’incertezza sui finanziamenti al calendario vaccinale, avrà come conseguenza, consueta, quella che non tutte le regioni potranno rendere immediatamente fruibile il pacchetto vaccinale gratuitamente.

Le difficoltà finanziarie nell’attuazione del piano vaccinale saranno: costi delle organizzazione delle Asl, organizzazione di un’anagrafica unica inseribile nei flussi informativi nazionali.

Ma cosa prevede questo pacchetto corposo di vaccini, quali le novità?

  • Nel primo anno di vita i vaccini obbligatori sono : Antidifterica/tetano, Antipolio ed Antiepatite B; i raccomandati sono: Morbillo, Parotite e Rosolia, Antipneumococcica, Antimeningococco C, Pertosse ed Haemophilus influenzae B. A questi si aggiungono, nel piano 2017/2019 tra i raccomandati, il Meningo B a partire dal terzo mese di vita con richiami a seguire ed il Rotavirus a partire dalla sesta settimana di vita; il meningo B causa di casi letali di meningite ed il rotavirus causa di gravi gastroenteriti nei più piccoli.

  • Nel secondo anno di vita ai raccomandati Morbillo, Parotite Rosolia e Antimeningococco C si aggiunge la prima dose del vaccino per la Varicella.

  • Tra i 5 e 6 anni di vita i vaccini obbligatori sono Difterite, Tetano ed Antipolio; i raccomandati sono Pertosse, Morbillo, Parotite e Rosolia, a questi si aggiunge la seconda dose del vaccino per la varicella.

  • Adolescenti, al Papilloma Virus previsto per le ragazze, oggi si aggiunge anche quello per i ragazzi di 11 anni, al fine di debellare la più frequente causa di tumore alla cervice uterina ed alla bocca. Agli adolescenti verrà ancora offerto il meningo tetravalente, che protegge dal meningococco dei ceppi A,C,W,Y.

  • Anziani, viene introdotto gratuitamente il vaccino contro l’herpes zoster, causa del noto fuoco di Sant’Antonio, ed il vaccino contro il Pneumococco, che protegge dalla polmonite e dalla miningite.

Obiettivi cardine del Piano Vaccinale Nazionale sono:

  • Mantenere lo stato polio- free e raggiungere lo stato morbillo-rosolia free;

  • Garantire l’offerta vaccinale gratuita, specie nelle fasce d’età più a rischio, promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati, questo attraverso il miglioramento del sistema di approvvigionamento dei vaccini.

  • Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali;

  • Promuovere nella popolazione e negli operatori sanitari una cultura delle vaccinazioni , questo attraverso un’efficiente educazione sanitaria, ad opera degli operatori sanitari stessi, i quali che siano dipendenti o convenzionati con il SSN, devono mantenere un alto senso di responsabilità per una piena adesione alla tutela della salute collettiva; il piano prevede interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento non consono ed inadempiente. Saranno concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali, che possono portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali.

  • Favorire, attraverso la collaborazione tra SSN e Società scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.

Per quanto riguarda obbligo per le scuole, nel piano si parla di percorso da approfondire, anche se l’intenzione sembra quella di appoggiare chi richiede la vaccinazione prima dell’iscrizione a scuola.

 

Fonte: Il Piano nazionale vaccini sbarca in Stato-Regioni. Dalla nuova offerta gratuita alle possibili sanzioni ai medici. Il testo e le novità