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Azienda Toscana Centro: NurSind boccia il piano assunzioni personale sanitario: insufficiente ed inadeguato!

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La Redazione
Pubblicato il: 27/01/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaToscana

Nursind BOCCIA il piano assunzioni presentato il 25 gennaio dalla direzione Azienda Toscana Centro.

 

Il piano assunzionale presentato è del tutto insufficiente a sopperire alla carenza di personale Infermieristico, OSS e Ostetrico.

E’ inadeguato e concretamente rischioso ai fini della garanzia dei livelli di assistenza e sicurezza.

 

Appena 200 Infermieri a tempo indeterminato, 50 a tempo determinato, ancora meno OSS e Ostetriche per tutta l’Azienda Toscana Centro!!

 

I numeri presentati servono appena a sostituire le numerose uscite, come pensionamenti e mobilità varie. Numeri che si basano solo sul turn over e non incidono minimamente al riequilibrio delle dotazioni organiche da anni in sofferenza. Dotazioni che oggi garantiscono i servizi resi ai cittadini a fronte di numerose ore di straordinario, ferie da fare, ore rese in pronta disponibilità anche per i servizi ove non è prevista, con turni massacranti e non più sostenibili. Abbiamo chiesto che il fabbisogno di personale preveda altri criteri oltre il semplice turn over, come l’indice delle assenze per malattia e infortuni, ore per permessi, Legge 104, formazione obbligatoria e debito formativo, ore per il diritto allo studio, limitazioni, riequilibrio delle dotazioni organiche a seguito della normativa sull’orario di lavoro (Legge 161 del 2014) ma soprattutto riportare i livelli di assistenza a parametri di sicurezza definiti dalla letteratura. Rapporto che per le degenze mediche e chirurgiche oggi varia da 1 infermiere ogni 11/14 pazienti, mentre quello ottimale dovrebbe essere di un infermiere ogni 6, massimo 8 pazienti. Il personale OSS deve essere previsto, nel rispetto della normativa vigente, in tutte le turnazioni, compresa quella notturna. Oggi non è così, con conseguente dequalificazione del personale infermieristico, costretto a “compensare” le carenze di altre figure. Per i DEA deve essere previsto un calcolo più complesso che tenga conto del numero degli accessi annui, del tempo medio di impegno sulle prestazioni, dei percorsi, ma soprattutto che si apra finalmente alle competenze avanzate infermieristiche come la gestione dei codici bianchi e il See and Treat dove tanti soldi sono stati investiti.

Il territorio è in forte sofferenza, la riduzione delle liste di attesa è una priorità assoluta, i cittadini che non si possono permettere di rivolgersi al privato rinunciano a curarsi; la rete dei servizi territoriali, dalla medicina d’iniziativa ai percorsi post ospedalieri, all’infermiere di famiglia e di comunità, devono prevedere risorse per garantire quella continuità assistenziale che era prevista a corollario della riorganizzazione delle rete ospedaliera e territoriale. Territorio ancora in gran parte sguarnito da ambulanze infermieristiche nonostante le normative regionali prevedano e incentivino questa figura.

A differenza di altre sigle che hanno avuto il coraggio di ritenersi soddisfatti dal piano presentato, Nursind chiede all’Azienda di rivedere il piano assunzionale, mettendo in atto quanto richiesto per il calcolo del fabbisogno di personale, limitando il precariato, e iniziando una vera analisi organizzativa che preveda da subito la sospensione delle pronte disponibilità non previste dal contratto, oggi unico strumento, non più tollerabile, di gestione delle assenze.

 

Firenze, il 27/01/2017

 

NURSIND Toscana Centro