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Empoli. In ambulanza fino in Romania per esaudire l'ultimo desiderio di una persona

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 04/02/2017 vai ai commenti

Narrative Nursin(d)gToscana

da: la pagina Facebook Misericordia di Empoli

 

Esaudire la volontà di una persona purtroppo malata terminale di poter morire nella propria casa. Per questo, nella notte di martedì, due nostri soccorritori, assieme ad un'infermiera, sono partiti per un lunghissimo viaggio nel cuore della Romania assieme alla paziente ed alla figlia. E sono riusciti ad esaudire questa ultima volontà perchè la paziente è arrivata nel letto della sua casa rumena. I colleghi dell'infermiera hanno scritto una lettera che pubblichiamo con piacere ed alla quale aggiungiamo la frase che racchiude il senso di ogni opera di Misericordia: iddio ve ne renda merito.

"Vorrei raccontarvi una storia che non parla di malasanità ma di una sanità fatta di solidarietà e condivisione, una storia che parla di solidarietà silenziosa, senza clamore, che passa quasi inosservata a chi è troppo indaffarato nei fatti quotidiani. Un'infermiera, caposala del reparto di Medicina dell' ospedale di Empoli che si chiama Adele, ha compiuto un gesto che ha dato a noi infermieri e operatori sanitari il senso profondo della nostra professione. Questa dolce, delicata straordinaria infermiera ha deciso di realizzare il sogno di una malata che voleva passare gli ultimi momenti della sua vita non nel letto di un Ospedale, lontano mille miglia dai suoi cari, ma a casa propria vicino alla sua famiglia. Così, complice il silenzio e il buio della notte, insieme a due giovani soccorritori della Misericordia di Empoli e alla figlia l'ha accompagnata a casa, in Romania. Un viaggio estenuante durato più di ventiquattro ore. Ma chi di noi non vorrebbe baciare e vedere la propria terra e riuniti i propri cari almeno un'ultima volta prima di andarsene? Ebbene Adele l'ha fatto, lasciando che le parole, i discorsi, la burocrazia cadessero e cedessero il posto al cuore, linguaggio universale! Il suo gesto ci rende orgogliosi di essere infermieri e ci dà speranza. Grazie Adele e un grazie ai giovani soccorritori della Misericordia di Empoli che l'hanno accompagnata con l'ambulanza!".


I tuoi infermieri e operatori sanitari del 5 A1

 

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