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Codice deontologico: IPASVI Pisa apre al dibattito sulla sua proposta

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 04/02/2017 vai ai commenti

Articolo 49 e DemansionamentoToscana

Il Collegio IPASVI di Pisa ha aperto, attraverso il proprio sito, il dibattito sulla proposta di riforma del Codice deontologico elaborato da Emiliano Carlotti e i suoi collaboratori, con la supervisione del professor Ivan Cavicchi (Clicca).

 

Dal sito (Clicca), infatti, è possibile scaricare il documento e, attraverso il portale, esprimere le proprie opinioni al riguardo, contribuendo a migliorare il testo per portarlo, nella sua interezza o come fonte di suggerimenti, in sede di discussione nazionale sulla riforma del Codice deontologico.

Anche a livello nazionale, infatti, si comincia a discutere di deontologia con gli infermieri: la Federazione Nazionale IPASVI ha elaborato una proposta in tal senso e ora sta aprendo la fase di “consultazione” (Clicca).

La proposta della FNC e quella pisana, ne abbiamo scritto molte volte, hanno differenze profonde. Il progetto di Pisa, infatti, parte da dei presupposti molto diversi rispetto alla bozza della FNC: coevoluzione della professione infermieristica e delle altre professioni sanitarie e autonomia professionale sono le chiavi di volta della riforma della deontologia secondo il Collegio pisano, mentre nella bozza nazionale si scorge un restyling del codice vigente, ma non un vero progetto riformatore.

Progetto riformatore che nell’idea pisana passa attraverso una ridefinizione dell’infermiere che sia in grado di collocarlo nel sistema sanitario attuale e futuro svincolandolo dalle gabbie culturali e di prassi quotidiana che fino a oggi, nonostante il riconoscimento formale della professione infermieristica, ha abbandonato gli infermieri nella post-ausiliarietà e in condizioni di inaccettabile demansionamento.

La proposta di Pisa non ha avuto vita facile: osteggiata duramente fin dall’inizio dalla FNC per la sua “irritualità”, grazie però alla profondità dei suoi contenuti ha innescato un forte dibattito, anche interno alla FNC, mettendo in luce l’esistenza di una doppia anima nella Federazione, divisa tra una frangia più conservatrice e poco incline al cambiamento vero, e una più riformatrice e aperta alle sfide del futuro.

L’invito di Pisa a contribuire al dibattito sulla propria proposta e, in parallelo, l’apertura di un analogo binario sulla bozza della FNC è sicuramente un appello cui l’infermiere partecipe della propria professionalità e del proprio futuro non può ignorare. Ogni contributo, se libero da condizionamenti e interessi personali, è infatti prezioso per costruire, insieme, la strada che tutti poi saremo chiamati a percorrere.