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Napoli. Arrestati 55 dipendenti, di cui 18 infermieri. Il Procuratore varia i domiciliari: usciranno di casa solo per recarsi a lavoro.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 24/02/2017 vai ai commenti

Campania

Il blitz è scattato in nottata, dopo le due del mattino: emessa ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari ad opera del Gip di Napoli, nei confronti di 55 persone, 94 gli indagati, tutti dipendenti dell’ospedale Loreto Mare di Napoli.

E’ questo quanto emerso dall’inchiesta anti- assenteismo, condotta dai Carabinieri Gruppo tutela salute e dai Nas di Napoli.

Per eseguire gli arresti, nelle città di Caserta, Salerno e Napoli, ci sono voluti 270 militari, di cui 160 dei Nas e 110 dieci del comando provinciale.

Il reato contestato è quello di Truffa ai danni di Ente Pubblico e falsa attestazione di presenza; il danno erariale stimato è di 700mila euro.

Due anni di indagini hanno portato alla luce storie di routinario assenteismo che hanno del paradossale.

Ore ed ore di filmati, intercettazioni ed oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento, hanno incastrato i furbetti del cartellino.

Numero di timbrature smisurate, in un episodio 443, in un altro 493; in due strisciavano fino a 20 badge al giorno per, coprire gli assenteisti che nel frattempo erano impegnati nelle più svariate attività come, giocare a tennis, recarsi in gioielleria, clonare schede pay-tv o per assurdo erano impegnati in altre attività lavorative come chef in un rinomato ristorante.

Agli arresti domiciliari sono finiti un neurologo, un ginecologo, nove tecnici di radiologia, diciotto infermieri, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori, undici operatori socio- sanitari.

Un sistema di timbratura plurima ben consolidato, e che per il numero rilevante di arrestati ed indagati, si presume avallato ed accettato nel silenzio assenso dei più. Un sistema facilitato anche dall’assenza di chi doveva controllare, visto che agli arresti sono finiti anche i dipendenti dell’Ufficio assenze e presenze, coloro che avrebbero dovuto assicurare i controlli per il rispetto delle clausole contrattuali.

Finiti sotto custodia cautelare anche alcuni sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil.

Ad alcuni dipendenti è stato ancora contestato il reato di accesso abusivo ai sistemi informatici dell’ospedale: hanno cancellato le ore di lavoro che avrebbero dovuto recuperare ed aggiunto ore di straordinario non prestate.

La vicenda ha coinvolto la quasi totalità delle unità operative e degli uffici, tanto che, per evitare la paralisi dell’ospedale, il procuratore ha stabilito una variazione nei domiciliari di 50 dei 55 dipendenti arrestati: potranno lasciare le loro abitazioni per recarsi a lavoro, resteranno a casa quando non saranno in servizio.

Quanto appreso quest’oggi, forse non ci stupisce più, ma lascia comunque l’amaro in bocca.

Il NurSind, da parte sua, condanna severamente con forza il fenomeno.

 

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/24/napoli-assenteismo-in-ospedale-94-indagati-e-55-agli-arrestiassenti-anche-dipendenti-ufficio-rilevazioni-presenze/3413010/