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Produttività: prende forma il nuovo regime per i dipendenti pubblici

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 02/03/2017 vai ai commenti

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La partita sull'assegnazione dei premi di produttività nel pubblico impiego riviste un ruolo centrale nella fase di rinnovo della contrattazione che, come tutti si augurano e si aspettano, prenderà presto l'avvio.

 

Il nodo cruciale del nuovo regime di distribuzione delle risorse premiali ai dipendenti della pubblica amministrazione sta nella definizione dei criteri con cui questo riparto dovrà essere effettuato.

Uscendo da un settennato in cui il blocco della contrattazione ha di fatto spinto le politiche economiche nella PA a utilizzare i premi come un surrogato di integrazione fissa della retribuzione tabellare, ora la partita si giocherà ai tavoli di contrattazione, che sono chiamati a concordare un sistema che, da un lato, superi la distorsione sin qui verificatasi e, dall'altro, vada oltre ed elimini le rigidità previste dalla legge Brunetta, ritenute unanimemente troppo schematiche e penalizzanti.

L'idea che sta alla base del nuovo sistema dovrebbe prevedere due livelli di valutazione. Il primo, “generale”, riguardante la valutazione del raggiungimento di obiettivi definiti centralmente dal Governo e legati a priorità strategiche del Paese (come ad esempio l'aumento della digitalizzazione, il rispetto dei tempi di pagamento delle forniture, ecc.) ed un secondo livello di tipo “specifico”, legato cioè agli obiettivi che le singole amministrazioni si pongono di volta in volta.

Compito della contrattazione sarà quindi quello di garantire, all'interno di questo disegno, una “effettiva differenziazione” delle risorse assegnate in termini di premio di produttività ma, e questa è un'ulteriore novità, nel nuovo sistema il riconoscimento delle premialità non dovrà avere carattere “individuale”, bensì riguardare l'intero servizio.

Un modo per superare la “gara tra dipendenti” che implicitamente la legge Brunetta indurrebbe e, al tempo stesso, creare il presupposto incentivante per il miglioramento delle performance “di gruppo”.

 

Fonte: Sanità24