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Lorenzin: "Potremmo eliminare i ticket". Possibilità o strategia pre elettorale?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/03/2017 vai ai commenti

NurSind dal territorio

Beatrice Lorenzin, Ministro della Sanità, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, durante la quale, disquisendo sullo “stato di salute” della sanità italiana, si è lasciata andare ad alcune affermazioni.

Il Ministro, ha risposto ad una serie di domande, a partire dallo stato di disparità che vivono le Regioni, dove la compartecipazione dei cittadini alle spese per visite ed esami è minore a Sud, rispetto al Nord; a fronte dei 35 euro cadauno annui dei cittadini della Toscana, Emilia e del Veneto, ci sono i neanche dieci euro annui a testa dei siciliani e dei campani.

Queste disparità, sono dislivelli retribuitivi e fiscali, al sud si riscontrano maggiore esenti a causa di una povertà dilagante, ma anche una maggiore evasione fiscale.

Ed è a questo punto della discussione, che la Lorenzin si è lasciata andare a delle dichiarazioni quanto meno discutibili, affermando di voler eliminare i ticket sanitari.

A dire del Ministro, i suddetti ticket sono marginali rispetto alla dotazione del Fondo Sanitario Nazionale, e pertanto potrebbero essere eliminati; questi rendono solo 3 miliardi a fronte dei 113 miliardi del fondo sanitario, quindi andrebbero rivisti, anche in funzione dei cambiamenti demografici, così come previsto dall’articolo 8 del Patto della Salute, mai applicato perché ancorato alla Riforma fiscale.

Dure le critiche dei deputati del M5S in Commissione affari sociali, che hanno accusato il Ministro di dichiarazioni mendaci, dettate da una certa confusione o dalla volontà di adoperarsi in giochi di illusionismo pro campagna elettorale.

Le dichiarazioni, sono apparse, ai deputati, alquanto prive di fondamento se, confrontate con le dichiarazioni odierne del Commissario per lo spending rewiew che, si è vantato della misura del blocco del turnover, come ottimo strumento di contenimento della spesa pubblica; e sono apparse ancor di più contradditorie, sapendo che l’esecutivo della stessa, a fine febbraio, impugnava la legge di Bilancio della Regione Lombardia, che prevedeva proprio il taglio dei ticket.

Infine dichiarare di voler cancellare i ticket suona davvero come palese campagna elettorale, visto che l’abolizione o meno di questi, non è sua competenza ma delle Regioni.

Altre voci si sono levate intorno alle dichiarazioni della Lorenzin, come quella di Federico Gelli (Pd), che rilancia, proponendo, di agire fin da subito, tagliando il superticket da 10 euro sulla ricetta medica, a distanza di quasi 6 anni dalla Finanziaria del 2011 che lo introdusse.

“Il Ministro Lorenzin, ci ha alzato la palla”, commenta Massimo Geravaglia, assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia, che si ripromette di chiedere al Governo di rivedere la sua posizione nei confronti di quanto già la Regione aveva pensato di fare, visto che trovandosi in pareggio di bilancio, può permettersi di abbassare le tasse, e quindi rivedere la politica dei ticket sanitari.

 

Fonti:

Lorenzin: “I ticket? Si potrebbero anche eliminare. Ma serve più spending review”. E poi: “Basta con i commissari regionali, meglio commissariare Asl e ospedali”

M5S: “Sui ticket Lorenzin in confusione o illusionista?

Gelli (Pd): “Bene proposta Lorenzin. Ma intanto si abolisca da subito il 'superticket'”

Garavaglia (Lombardia): “Sono ottimista, con governo troveremo soluzione”