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Nuoro: proclamato lo sciopero

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 18/03/2017 vai ai commenti

Sardegna

La denuncia alla Procura della Repubblica (Leggi qui) avrebbe dovuto di per sé condurre direzioni e assessorato regionale, all’apertura quantomeno, di una stagione di contrattazione che permettesse di individuare un percorso condiviso di azioni, per tentare di mitigare la gravissima situazione legata alle carenze di organico e alla conseguente organizzazione dei servizi. Servizi che diventano sempre più inefficienti, le cui prime vittime sono i pazienti e chi si dovrebbe prendere cura di loro.

Si pensava che l’esposto fosse un’azione clamorosa ma l’unica cosa di eclatante che ne è scaturita è stato il silenzio assordante di ATS e assessorato regionale che sembrano distanti anni luce dalla reale condizione con cui si vive la sanità Nuorese e del territorio. L’assemblea del personale di febbraio aveva raccolto un elenco molto preciso di criticità, contestualizzato reparto per reparto, servizio per servizio. Un’assemblea indetta dalla Rsu e partecipata in totale unione d’intenti da tutte le segreterie sindacali, durante la quale si erano formulate richieste precise e formalizzate proposte d’immediata possibilità attuativa che se applicate, avrebbero quantomeno raffreddato gli animi e fatto comprendere che il grido di dolore del personale in difesa del servizio e dei pazienti, era stato recepito. In particolare, la Segreteria NurSind Nuoro, che per l’occasione aveva fatto indossare una maglietta arancione che riportava il motto “io protesto per una sanità migliore”, considerata la grave carenza di personale strutturato e la prossima scadenza di una gran quantità di contratti a tempo, aveva proposto alcuni interventi tampone; come la ridistribuzione del personale in servizio, il richiamo nei reparti del personale assegnato a funzioni non assistenziali, il ricorso alle prestazioni aggiuntive e lo spostamento degli OSS ai reparti di degenza.

Ogni proposta, ogni allarme è rimasto inascoltato e così le OO.SS. non hanno potuto fare altro che arrivare alla decisione estrema di ricorrere allo sciopero, convocando una nuova assemblea pubblica per lunedì 20 presso la sala consiliare della provincia, durante la quale saranno spiegate alla popolazione e ai rappresentanti politici di tutto il territorio, tutte le ragioni di una decisione che sembra essere l’unica possibile rimasta per farsi ascoltare.

L’azione intrapresa a Nuoro avrà ripercussioni in tutta la Regione perché le criticità sono comuni a tutto il comparto regionale.

Il direttore generale di ATS ha fatto comprendere che la partita della ristrutturazione del Servizio Sanitario Regionale, è strettamente legata al riordino della rete ospedaliera di cui ancora non si vede l’origine, nonostante le promesse dell’assessore Arru di arrivare a conclusione del percorso entro l’inizio dell’estate. Per Moirano, l’assetto strutturale è indispensabile perché la ricognizione sul personale in servizio possa rendere chiaro il quadro delle disposizioni da intraprendere in seno ai principi di ricollocazione delle risorse che, è stato fatto intendere in un incontro svolto a Sassari, sarà da subito il primo strumento utilizzabile. Non è dato sapere quali vantaggi deriveranno dallo sblocco del turn over avendo Moirano fatto intendere che una delle voci fuori controllo è proprio quella della spesa per il personale che dalle prime analisi, sembra essere sufficiente per la struttura che la regione andrà a definire.

C’è una regione in fermento e il contributo di NurSind si farà sentire in ogni piazza, anche in quelle più caute, dove la strategia attendista di qualcuno non sta facendo altro che rendere gli animi più esasperati e facendo crescere il malcontento anche verso il mondo della rappresentanza sindacale.

Leggi il comunicato

 

Andrea Tirotto