Retribuzioni: dipendenti del SSN i meno pagati. Dati ARAN.
di
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 18/03/2017 vai ai commenti
L'ARAN ha reso noto l'aggiornamento della situazione delle retribuzioni nella pubblica amministrazione.
Il dato che spicca, al di là dei valori assoluti, è che i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale sono quelli che hanno la busta paga più “leggera”, in confronto ai dipendenti pubblici impiegati negli enti pubblici non economici, nelle agenzie fiscali o nei Ministeri.
Ad essere maggiormente penalizzati i dirigenti, fra i quali i dirigenti amministrativi se la passano molto meglio dei dirigenti del ruolo professionale (circa 80 mila euro i primi, 77 mila i secondi).
A seguire veterinari (75 mila), medici (73 mila), dirigenti del ruolo tecnico (67500), odontoiatri (65 mila) e infine i dirigenti sanitari non medici con poco più di 61 mila euro all'anno.
Diverse le retribuzioni negli altri Comparti della pubblica amministrazione; i dirigenti amministrativi degli enti pubblici non economici, ad esempio, portano a casa circa 216 mila euro all'anno; quelli delle Agenzie fiscali 198 mila, i dirigenti dei ministeri 186 mila.
C'è tuttavia da tenere in considerazione che i dati ARAN per la dirigenza sanitaria non tengono conto di alcune indennità, come l'indennità di esclusività, che per i medici può andare da circa 2300 fino a 17 mila euro all'anno, nonché della contrattazione aziendale, che nei pochi casi (circa il 25%) in cui è attuata, appesantisce le buste paga con importi tra i 9 e i 23 mila euro annui.
Ma nel Sistema Sanitario non va certo meglio per il personale non dirigente, che porta a casa retribuzioni comprese tra i 33800 euro del personale di ispezione e vigilanza e i 25800 euro del personale del ruolo tecnico. Gli infermieri si classificano al 3° posto fra i non dirigenti, con una media di 32632 euro annui.
Scarso l'incidenza della produttività negli stipendi del personale del SSN, con percentuali che vanno da 9% per la dirigenza al 6% per il personale non dirigente.
Poche anche le variazioni rispetto al 2011, che fanno registrare delle lievi contrazioni delle retribuzioni per la gran parte dei dipendenti, con l'eccezione di alcune specificità in cui si sono verificati degli aumenti, tuttavia nemmeno sufficienti a coprire gli aumenti del costo della vita.
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