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Care Film Festival. Intervista al Direttore Artistico, Vittorio Raucci.

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 21/04/2017 vai ai commenti

Le interviste

Intervista al Direttore Artistico del Care Film Festival (CFF) Vittorio Raucci, un concorso internazionale per cortometraggi sul tema del "PRENDERSI CURA", che si terrà a Monza il prossimo 21 Ottobre.

Il tema del  CFF rappresenta un aspetto peculiare di quello che è il ruolo dell’infermiere, ovvero il “PRENDERSI CURA” della persona assistita. NurSind, promotrice dell’iniziativa, si pone come obiettivo statutario il “PRENDERSI CURA” dell’infermiere; intende, cioè, diffondere cultura favorendo, contemporaneamente, la conoscenza di quello che è il ruolo dell’infermiere all'interno della nostra società.

InfermieristicaMente sarà presente all'evento in qualità di Media Partner.


Vittorio Raucci: film maker appassionato di cinematografia e in particolare di cortometraggi. Come nasce il progetto CFF?

R: Prende forma da un’idea e un desiderio prettamente infermieristici: tradurre in un evento artistico quella che è in fondo la quotidiana mission dell’infermiere, ovvero il “prendersi cura”. Quest’idea, e da qui il mio mandato, è nata in seno al gruppo Dirigente del NurSind Monza che ha saputo coinvolgere e appassionare tutta la Direzione NurSind Nazionale.

Il Care Film Festival nasce con l’impegno di promuovere e diffondere la filosofia del “prendersi cura”, partendo dal presupposto che ognuno di noi non può fare a meno dell’altro. Da qui, poi, è iniziato il percorso organizzativo mio e del team di lavoro, nel quale stiamo provando a rappresentare il valore del “prendersi cura” in forma artistica, all’interno di un ambiente a noi noto, ovvero il cinema.

 

Parliamo del suo impegno come direttore artistico del CFF. Il carisma di un direttore artistico si compone di...?

R: Per quanto mi riguarda, le due componenti fondamentali sono la passione e la capacità di ascolto senza le quali sarebbe difficile dirigere un’operazione così complessa.

 

Quali sono le principali difficoltà che si incontrano nel realizzare un concorso per cortometraggi che ha come tema principale il “Prendersi Cura”?

R: Le difficoltà sono sicuramente tante e sono comuni a tutti i concorsi, in particolare quelli internazionali, nel loro primo anno di vita. Sicuramente un grosso ostacolo è rappresentato dalla difficoltà di far capire ai potenziali candidati che il tema del “prendersi cura” non riguarda solo gli aspetti legati alla salute psicofisica, ma spazia a 360° in tutti i campi delle attività umane. Devo confessare, però, a giudicare dai primi filmati che stanno arrivando, che i nostri sforzi di far comprendere l’universalità del tema stanno andando a buon fine.

 

Crede sia possibile preventivare una cadenza annuale del festival che, come forma interscambio culturale, trovi consenso e soprattutto necessità di replica?

R: Noi del team auspichiamo che l’esperienza del Care Film Festival posso ripetersi negli anni a venire, magari in forma itinerante che tocchi le principali città italiane. Tuttavia le future edizioni del Festival dipenderanno dalla buona riuscita di questa edizione.

 

Sarebbe auspicabile che, dal CFF, potesse venirne fuori una campagna di comunicazione sociale a cura del Ministero della Salute?

R: Uno degli intenti nostri e del NurSind è proprio questo: trovare video capaci di trasmettere emozioni e, attraverso esse, messaggi e chiavi di lettura innovative riguardo il tema in concorso.

 

In qualità sempre di direttore artistico, quali sono stati i criteri che ha utilizzato per scegliere i giurati?

R: Abbiamo voluto creare un team di giurati eterogeneo che non provenissero solo dal mondo del cinema, ma anche da quello sanitario, del giornalismo, della musica, in modo da avere un giudizio non solo tecnico, ma anche umanistico.

 

Abbiamo letto nella Home Page del vostro sito internet che il NurSind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche) è promotore di questo progetto poiché, nella sua mission, c’è il prendersi cura degli Infermieri allo stesso modo di come, per i Professionisti della Salute, è naturale prendersi cura delle persone assistite.

Ci esprima il suo pensiero in merito.

R: Frequentando da molto tempo il NurSind ho avuto chiara e forte l’impressione che questa organizzazione sindacale voglia davvero prendersi cura di una determinata categoria professionale, ovvero l’infermiere, comprendendo quanto sia fondamentale aver cura di coloro che sono impegnati quotidianamente accanto alle malattie e alla morte.

Estendendo il discorso a tutte le professioni credo sia davvero importante che ci si soffermi, anche solo per un giorno, a riflettere su quanto sia importante che ognuno di noi si prenda cura del prossimo, poiché ognuno di noi non può fare a meno dell’altro.

Come recita una poesia del poeta inglese John Donne, “nessun uomo è un’isola”.

 

Il bando è scaricabile su www.carefilmfestival.org.  

La mail è: [email protected]

Comitato organizzatore:

Vittorio Raucci – Film Maker – Director – Photographer – cell 339 6090936

Giada Raucci – Graphic Designer – Make Up Artist – cell 3385053311

Luca Lemma – Journalist – Graphic Designer – cell 393 0666310