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Giovane infermiere trovato morto, potrebbe essere omicidio colposo

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/04/2017 vai ai commenti

Toscana

Potrebbe non essere stato un casuale incidente quello che ha provocato la morte di Stefano Perrone, infermiere livornese, ma opera di un pirata della strada che dopo aver urtato il giovane in bicicletta si sarebbe dileguato.

Il cadavere del giovane Stefano, appena 32 anni, è stato ritrovato domenica scorsa, in una scarpata; scomparso da sabato pomeriggio, a nemmeno 24 ore il triste epilogo.

Da una prima ricostruzione della vicenda emergeva un fatale incidente, la perdita di equilibrio del giovane livornese, fermo ai margini della strada e, la mortale caduta nel precipizio.

A tre giorni dal ritrovamento del corpo, lo scenario sembra cambiare totalmente: la procura di Livorno ha iscritto nel registro degli indagati un quarantenne di Livorno, per omicidio colposo, omissione di soccorso e furto.

A portare la Procura sulle orme dell’indagato, la telefonata dello stesso ai familiari della vittima, che ha indirizzato gli inquirenti sulle tracce di Stefano.

Quando al quarantenne è stato chiesto di ricostruire l’avvistamento della bicicletta del ragazzo, poi scomparsa, troppe sono state le incongruenze e le affermazioni contraddittorie, a queste si aggiungono le informazioni relative alla cella al quale si è agganciato il cellulare dell’indagato, che ne descrive ripetuti passaggi nella zona dell’incidente.

A fronte di una vicenda che sembrava conclusa, ed invece è tutta da riscrivere, la Pm Fiorenza Marrara ha affidato al medico legale Damiano Marra, l’incarico di effettuare l’autopsia sul corpo del giovane infermiere ed ha disposto il sequestro dell’automobile dell’indagato per constatare la presenza di eventuali segni di urto.

 

Fonte: La Nazione

Ph: novtetv.it; Il Tirrer