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Smartphone: batteri come sulla tavoletta del Wc. Allarme ospedale di Avezzano

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/05/2017 vai ai commenti

NurSind dal territorioNursing

Sui nostri smartphone ci sono più batteri che sulla tavoletta di un wc pubblico: è il risultato di diverse ricerche, sulla base delle quali l’ospedale di Avezzano ha deciso di regolamentare l’uso del cellulare durante l’assistenza, per evitare che diventi veicolo di infezione. (Da Qs: Infezioni ospedaliere. “Sui cellulari batteri come in un bagno pubblico”. È l’allarme della Asl 1 Abruzzo)

Il nostro telefonino, il nostro modo di rimanere connessi al mondo: più o meno silente, dimora tutta la notte sul comodino, fino a quando una mano lo afferra magari per spegnere la sveglia, da quel momento diventa come una seconda pelle.

Appoggiato sul lavandino del bagno, poi sul tavolo della colazione, ed ancora sul sedile della macchina, fino al posto di lavoro; passerà la nostra giornata lavorativa nella tasca della divisa, poi poggiato sulla scrivania.

Un messaggio, un video divertente su Facebook e dalle nostre mani passa nelle mani del collega. Lo porteremo due, tre volte alla bocca durante il pomeriggio, poi in borsa e così fino a sera quando lo rimettiamo in carica sul comodino.

Nella sua frenetica giornata, il nostro cellulare è entrato in contatto con una quantità record di germi.

Una ricerca condotta dalla London School of Hygiene, ha dimostrato la massiccia presenza del batterio E. Coli sulla superficie del cellullare.

Annoverati studi evidenziano ancora come sui nostri smartphone a dimorare siano i batteri coliformi, tipologia di microorganismi che tendenzialmente si trovano nelle feci.

L’Ospedale di Avezzano ha adottato, già da un anno, un vero e proprio piano di azione contro le infezioni ospedaliere, che ha coinvolto 160 operatori sanitari di 19 reparti e prevede un varo di precisi protocolli, soprattutto per le sale operatorie.

L’Obiettivo: allargare sempre più la platea degli operatori sanitari che adottino le giuste regole per ridurre la trasmissione dei microrganismi responsabili delle infezioni ospedaliere.