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Vaccinazioni, fatto il decreto: intesa nel Governo sui vaccini obbligatori per l'accesso alla scuola. Sistema severo ma inclusivo.

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 21/05/2017 vai ai commenti

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Sono 12 le vaccinazioni che ora sono obbligatorie (e totalmente gratuite) per i minori fino a 16 anni di età: anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica,anti-epatite B, anti-pertosse, anti Haemophilusinfluenzae tipo B, anti-meningococcica B e C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.

 

12 vaccinazioni che rendono omogeneo il quadro nazionale fino a oggi caratterizzato da una forte differenziazione su base regionale, in cui le singole Regioni hanno adottato politiche diverse a partire dalla base comune delle 4 vaccinazioni fino ad oggi obbligatorie a livello nazionale.

D'ora in avanti l'obbligatorietà delle vaccinazioni si accompagna alla verifica delle stesse in sede di accesso alle comunità scolastiche, con l'avvio della segnalazione di mancate vaccinazioni all'ASL competente che intraprenderà quindi un percorso di inclusione, concordando con i genitori del minore un piano vaccinale.

Lo scopo del provvedimento dunque è quello di massimizzare la copertura vaccinale della popolazione a partire dai bambini, per far fronte al preoccupante fenomeno che ha preso piede negli ultimi anni e che di recente ha avuto un'eco pericolosa attraverso le campagne social e che rischia di compromettere la salute pubblica, aprendo dei varchi a malattie da tempo debellate che potrebbero, come accade, riaffacciarsi e ledere gravemente la salute dei cittadini.

Accanto all'obbligatorietà delle dodici vaccinazioni, il Ministro della Salute promuoverà anche importanti campagne informative e di sensibilizzazione, per disinnescare, appunto, questo fenomeno.

La strategia inclusiva, che parte dall'informazione e arriva all'accompagnamento al percorso vaccinale laddove si rilevino mancanze in tal senso, viene però anche spalleggiata da un notevole rigore applicativo, al fine di non vanificarne lo scopo.

Per iscrivere un minore al nido o alla suola dell'infanzia o alla scuola dell'obbligo sarà, come detto, necessario produrre il certificato delle vaccinazioni che comprovi l'avvenuta somministrazione dei dodici vaccini (chiaramente secondo il cronogramma stabilito dal Ministero e con le possibili deroghe dovute esclusivamente a comprovati stati clinici incompatibili con la somministrazione vaccinale) o perlomeno l'iscrizione alle liste di prenotazione per gli stessi. La mancata regolarità sotto questo profilo comporterà una segnalazione da parte della scuola all'ASL di competenza che, in prima battuta, convocherà i genitori del minore per concordare un piano vaccinale che sopperisca alle carenze. Nel caso però di mancato rispetto del piano, e quindi di reiterazione della mancanza di vaccinazione, le sanzioni peri genitori diventeranno pesantissime; multe da 500 a 7500 euro e segnalazione al Tribunale dei minori per l'avvio della procedura di sospensione della potestà genitoriale.

Una presa di posizione decisa e netta, quella del Governo, riguardo alle vaccinazioni, sui cui peraltro si è puntato molto già dall'impostazione del Piano Nazionale dei Vaccini, cui sono state dedicate delle poste di bilancio riservate nell’ultima legge finanziaria, che con questo provvedimento mette in sinergia il sistema sanitario e quello scolastico in un combinato disposto ampiamente inclusivo ma parimenti severo nell'intento di far fronte al pericoloso venire meno della percezione del rischio sanitario, individuale e collettivo, derivante dalle mancate vaccinazioni.

 

Fonte: Salute.gov.it