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Nursind Asti: “Non siamo carne da macello per la propaganda elettorale. Dove erano politici ed istituzioni quando Ospedale e Pronto soccorso erano al collasso?"

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La Redazione
Pubblicato il: 07/06/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaPiemonte

Gli infermieri di tutti i reparti dell’Asl di Asti (compreso il pronto soccorso) hanno sempre affrontato il proprio lavoro con competenza, coscienza, dedizione ed impegno, nonostante siano arrivati ai minimi storici in seguito al blocco delle assunzioni ed alle politiche Saitta”. E’ questo il pensiero di Gabriele Montana, segretario territoriale Nursind di Asti che come tutti i suoi colleghi non ha per nulla apprezzato le parole espresse in una nota pubblicata sul sito www.astigianissimo.it da Valerio Musica, appoggiato dall’intera lista civica Zavattero per Rasero.

Nell’articolo dal titolo “Mission Impossible: operazione ricovero ad Asti”, Musica, dopo una denuncia sulle criticità dell’ospedale di Asti e del suo pronto soccorso (per altro già segnalate più volte da Nursind negli ultimi anni), aveva affermato: “Spesso si pensa ad un sistema inefficiente, ma la verità è che il malcontento per i servizi messi a disposizione, non ai pazienti ma allo stesso personale sanitario, ha portato alla perdita della voglia di lavorare bene. I medici, gli infermieri ed il personale OSS vogliono cambiamenti, cambiamenti che per ora nessuno è stato in grado di dare”.

Per Nursind e per gli infermieri che ogni giorno si trovano in prima linea a tutelare la salute degli astigiani, queste dichiarazioni sono inaccettabili, perché nonostante gli anni bui attraversati con gli organici infermieristici ai minimi storici, i professionisti sanitari hanno sempre messo in campo le proprie competenze, l’impegno e la voglia di lavorare a favore dell’utenza, tant’è che anche in questo periodo da più parti sono arrivati gli elogi da parte dei pazienti.

La cosa ben più grave però – dice Gabriele Montana di Nursind – è che in un periodo di campagna elettorale, la professione di moltissime persone e l’intera Sanità siano utilizzate come carne da macello. Questo non è accettabile. Ora si fa propaganda per raccogliere qualche voto in più, ma dove erano i politici quando l’inverno scorso tagli sanitari e picco influenzale avevano portato tutti i reparti ed il pronto soccorso al collasso, con gli infermieri sottoposti ad un carico di lavoro a dir poco smisurato e sottoposti ad un forte stress? Tra gli otto candidati sindaci alla guida della città di Asti, salvo un caso, nessuno si era interessato alle nostre problematiche, nonostante le denuncie di Nursind più volte pubblicate su giornali, notiziari online e telegiornali”.

Visto il duro compito che ci aspetta ogni giorno – continua Montana – quando chiediamo aiuto, vorremmo che politici ed istituzioni si interessassero della vicenda, recandosi sul posto per toccare con mano le criticità che gli infermieri si trovano ad affrontare ogni giorno, ma anche per un confronto positivo con tutte le parti interessate. La politica è un argomento serio e va fatta da gente seria. Se la situazione sanitaria è critica – conclude il segretario territoriale Nursind di Asti – è anche grazie alla gente che solamente negli ultimi giorni di un mandato o nel periodo elettorale si interessa dei problemi sociali e della Sanità, fregandosene altamente nei restanti giorni dell’anno”.

Il sindacato delle professioni infermieristiche si aspetta che la futura amministrazione (maggioranza e minoranza), qualunque sia, possa finalmente smuovere il discorso territorio lavorando concretamente nei prossimi cinque anni di mandato, per fare in modo che l’ospedale sia la risposta buona e tangibile alle esigenze degli astigiani. La Sanità è un argomento serio, di cui tutti hanno bisogno indistintamente ed a cui essere interessati per un buon funzionamento delle strutture ospedaliere.

Sanità e salute dei cittadini sono punti fondamentali – dice Gabriele Montana – e noi infermieri siamo professionisti che vogliamo svolgere il nostro lavoro in maniera ottimale. Abbiamo le competenze, la volontà e gli stimoli, ma lo vogliamo fare nelle migliori condizioni possibili”.

Riguardo alle criticità evidenziate dal sito www.astigianissimo.it poi, Nursind, come fatto in diverse altre occasioni, ribadisce che un ospedale, con un reparto di pronto soccorso ed i relativi posti letto non è sufficiente per gestire un bacino d’utenza come quello astigiano, nonostante sul territorio si stia timidamente muovendo qualcosa come a Nizza Monferrato, ma ciò rimane molto poco in un panorama generale all’insegna di cronicità, patologie croniche diffuse ed anzianità, con il popolo astigiano che invecchia inesorabilmente.