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Sangue: al via la campagna dell’Oms per incentivare donazioni volontarie, non retribuite e sicure.

Daniela Sardodi
Daniela Sardo
Pubblicato il: 18/06/2017 vai ai commenti

NurSind dal territorio

“Dona sangue. Dona adesso. Dona spesso”. È questo lo slogan che l’Oms quest’anno ha scelto per celebrare la Giornata mondiale del donatore di sangue che si  tiene  il 14 giugno. La campagna di sensibilizzazione del 2017 , oltre a diffondere in tutti i Paesi la cultura della sicurezza  nell’utilizzo del sangue e dei suoi derivati,  vuole, infatti,  incentivare  le donazioni volontarie non retribuite  ( ancora oggi sono 71 i Paesi che soddisfano il proprio fabbisogno di sangue ricorrendo alle  “ donazioni”  a pagamento). La donazione di sangue da parte dell’1% della popolazione secondo delle attente analisi  può, infatti, soddisfare i bisogni  di un’intera  nazione. Ma , ad oggi, solo 57 paesi raccolgono il 100% della loro offerta di sangue da donatori volontari e non pagati. I  donatori di sangue volontari  non retribuiti sono il fondamento di un apporto di sangue sicuro :  la prevalenza di infezioni a trasmissione ematica  registrata in questa categoria è, infatti, la più bassa.

 

Le azioni di promozione per raggiungere il prima possibile il 100% della donazione di sangue volontaria, sono state pianificate con un accordo tra Oms, Federazione Internazionale della Croce Rossa e dalla Mezza Luna Rossa.

 

La  campagna dell’Oms  si propone l’ulteriore obiettivo   di rafforzare la consapevolezza civica dell’importanza della regolarità  delle donazioni.

La regolarità nelle donazioni permette, infatti, di poter disporre di uno stock adeguato a rispondere in maniera efficace alle situazioni di emergenza quali le calamità naturali, gli incidenti e le guerre: la trasfusione di sangue costituisce ,infatti, una componente essenziale nell’assistenza sanitaria dell’emergenza.

L’adeguata disponibilità di sangue durante le emergenze richiede , inoltre,  una rete di servizi trasfusionali   ben organizzata e coordinata , e questo può essere garantito come ricorda l’Oms “ solo grazie ad una popolazione di donatori di sangue impegnata a donare gratuitamente il sangue durante tutto l’anno”.

Sempre secondo  l’Oms , fornire sangue sicuro e in quantità adeguate dovrebbe essere parte integrante della politica sanitaria nazionale di ogni paese.

Tutte le attività connesse alla raccolta del sangue, dal controllo alla  lavorazione, dallo  stoccaggio alla distribuzione devono essere efficacemente coordinate, grazie ad una politica nazionale e  ad un quadro legislativo finalizzato a promuovere la qualità e la  sicurezza del sangue e degli emoderivati. 

 

 

In Italia le associazioni dei donatori hanno festeggiato il  “World Blood Donor Day” in un evento tenutosi  presso il Ministero della Salute, alla presenza del ministro  Lorenzin. In questa occasione sono stati comunicati dal Cns ( Centro Nazionale Sangue )  i dati riguardanti la donazione di  sangue in Italia.

Nel 2016 le donazioni di sangue hanno superato quota  tre milioni:  in totale sono state trasfuse quasi tre milioni di unità di emocomponenti, oltre 8 mila al giorno , mentre più di 800 mila chili di plasma sono state inviate alle aziende per il frazionamento.

Il sistema, dunque,  tiene e riesce ancora a rispondere al criterio  dell’autosufficienza, seppur con delle diversità riguardo all’apporto delle varie regioni.

Il Friuli Venezia Giulia è la regione con più donatori ogni mille abitanti, la Calabria è, invece,  il fanalino di coda di questa graduatoria.

L’autosufficienza del sistema sangue è, dunque, garantita dalla compensazione regionale ( chi ne ha di più ne dà a chi ne ha più bisogno con alcune eccezioni quale quella della Sardegna,  regione con un alto tasso di donazione, ma con un altrettanto alto tasso di richiesta a causa della diffusione della talassemia).

 

L’allarme riguarda il progressivo invecchiamento dei donatori:  i dati ci dicono che a donare di meno sono gli under 25. L’identikit del donatore tipo tracciato dal Cns è : maschio con un’età media tra i 36 e i 45 anni.

Per questo è opportuno, secondo l’onorevole Gelli , deputato e componente della commissione Affari sociali,  avviare una serie di iniziative  finalizzate a sensibilizzare i giovani, ma contestualmente anche a ridurre gli sprechi.

Il Cns dal canto suo, sempre in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue ha presentato due iniziative: la prima mappa italiana dei punti di donazione sul territorio nazionale  https://cns.sanita.it/geoblood  e, per incrementare  la donazione di plasma,   una landing page ( pagina manifesto mirata) sul  sito web www.centrosangue.it , per spiegare l’importanza e le modalità di questo tipo di donazione.