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Nursind Vicenza: gli infermieri ci riconoscono un ruolo di primo piano nelle relazioni sindacali. E l’aumento di iscrizioni ne è la chiara prova

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La Redazione
Pubblicato il: 25/06/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaVeneto

COMUNICATO STAMPA

 

Rappresentatività e capacità di dialogo fanno la differenza

  

Vicenza, 22 giugno 2017. Fieri di essere iscritti al Nursind, modello di rappresentatività unico in Italia. Leggendo i dati relativi alle iscrizioni ai sindacati del comparto Sanità delle AULSS del vicentino, infatti, ciò che emerge è un’immagine che rispecchia l’autorevolezza acquisita negli anni dal sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni infermieristiche. Nella covata generale, dunque, c’è chi si distingue. E lo fa utilizzando trasparenza, efficacia e capacità di dialogo, che vengono praticate sia rispetto alle amministrazioni, che nei riguardi dei lavoratori.

“Non illudiamo mai nessuno – spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori – ma poniamo sul tavolo tutto quello che è possibile, in assoluta trasparenza. Abbiamo sostituito un vecchio modo di fare sindacato, per lasciar spazio a relazioni affidabili con le amministrazioni ed una tutela altrettanto forte dei lavoratori, quindi dei cittadini, perché gli infermieri sono il punto di riferimento più frequente tra cittadino e mondo sanitario”.

Una sana dialettica, che mette non tralascia gli interessi del cittadino, ma che esige un deciso rispetto delle norme nazionali e contrattuali, per garantire una Sanità davvero degna di questo nome. Infatti, la ferma pretesa che al lavoratore venga riconosciuto ciò che gli spetta è la migliore garanzia di un rapporto di lavoro sano e favorevole la qualità dei servizi.

“Siamo disposti a stringere i denti, perché noi infermieri l’abbiamo sempre fatto – sottolinea Gregori – ma non tolleriamo di essere manipolati, perciò pretendiamo di essere ascoltati. E negli ultimi anni, grazie al duro lavoro che abbiamo fatto, possiamo orgogliosamente dire che al Nursind le amministrazioni danno retta, in quanto siamo considerati un sindacato autorevole ma non autoritario, capace di dialogare e disposto ad evitare lo scontro ma determinato ad arrivare fino in fondo nelle battaglie che si ritengono giuste per tutelare lavoratori e cittadini”.

I numeri raccontano lucidamente il successo di questo sindacato, che conta tra le sue fila anche il segretario nazionale, il vicentino Andrea Bottega, le cui battaglie sono ben note.

In provincia di Vicenza, infatti, il Nursind con i suoi 1600 iscritti, ha soltanto qualche numero in meno rispetto a tutti gli altri sindacati messi assieme. Una forza indiscussa, quindi, che con il 40 per cento soltanto del comparto Sanità, riesce ad avere numeri importanti, con il 50 per cento della rappresentatività all’Ulss 8 Berica.

“Questi numeri ci inorgogliscono, ma siamo consapevoli che non vanno letti come un successo personale dei sindacalisti – aggiunge Gregori – piuttosto come il risultato evidente di un percorso di crescita maturato ed instaurato con gli infermieri. Siamo riusciti a costruire, in tal modo, delle relazioni sincere ed efficaci, un modello unico sul panorama nazionale, che rende ben consapevoli anche gli infermieri vicentini del fatto che il loro potere contrattuale, attraverso il Nursind, è ben diverso rispetto a quello di altri colleghi in diverse zone della Penisola. Non ci sono infermieri di serie A e di serie B, ma senza dubbio viene premiato il percorso di crescita fatto tra sindacato, lavoratori ed amministrazioni sanitarie del territorio”.

 

AULSS 8

AULSS 7

TOTALE

NURSIND

1059

537

1596

CISL

576

552

1128

CGIL

149

233

382

UIL

318

187

505

FSI

5

54

59

FIALS

28

0

28

Un lavoro duro, talvolta caratterizzato da scontri, ma che è sempre stato animato dalla volontà del Nursind di non creare inutili conflitti. “Lavorando in questo modo gli infermieri ci hanno riconosciuto lo sforzo compiuto attraverso quotidiane azioni di confronto sindacale – conclude Gregori – e siamo riusciti a sindacalizzare una categoria professionale che, diversamente da altre del mondo della sanità, è sempre stata refrattaria alla tessera d’appartenenza, ma che oggi vede nel Nursind un punto di riferimento costante per la crescita professionale e l’assicurazione di una tutela nel tempo”.