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Sardegna in sciopero: NurSind manifesta a Sassari

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La Redazione
Pubblicato il: 07/07/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioSardegna

Le segreterie dei sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero della sanità in Sardegna per protestare contro il progetto di riordino del Servizio Sanitario Regionale, convocando una manifestazione di protesta a Cagliari sede del Consiglio Regionale. Una decisione presa anche in virtù della mancata interlocuzione lamentata nei confronti dell'Assessore alla Sanità Arru, seguente ad una dichiarazione dello stesso che ha definito i confederali non più maggiormente rappresentativi in base ai dati in suo possesso che dimostrano che il numero degli iscritti ai sindacati autonomi è nettamente superiore.

Sono tante le ragioni di una protesta per una riforma che a detta di tutti, priverebbe i piccoli centri del diritto alla salute tutelato dalla costituzione.

I sindacati autonomi non hanno aderito allo sciopero avendo già intrapreso altre strade in tempi non sospetti ma non hanno perso l'occasione per dire la loro e contribuire al senso generale della protesta.

In particolare, le Segreterie Territoriali di NurSind, Fials e Fsi Sassari, hanno indetto una manifestazione contemporanea a quella di Cagliari sotto la sede dell'Azienda Tutela Salute che ha la sede proprio negli uffici di Sassari.

Una manifestazione che segue quella organizzata da NurSind Sassari del 30 maggio contro l'Azienda Ospedaliera Universitaria, diventata in forza del progetto di riordino, l'unica azienda cittadina sede del secondo più grande ospedale della Sardegna, di secondo livello che tanti problemi sta vivendo in seguito alla fusione del presidio SS Annunziata con le Cliniche Universitarie. Una manifestazione riuscitissima conseguente allo stato di agitazione mai sciolto davanti al prefetto a causa delle mancate risposte sulla certificazione dei fondi contrattuali (unica azienda in Italia a non averla dal 2007), precariato, carenza di personale, mancanza di presidi, farmaci, mancati pagamenti di produttività e progressioni di carriera oltre che strutture fatiscenti, liste d'attesa interminabili e decine di altri problemi che di giorno in giorno continuano a peggiorare.

NurSind non poteva che figurare tra i promotori della manifestazione odierna contro l'azienda territoriale Ats che, nata da un anno, mantiene irrisolte una serie di criticità legate alle code contrattuali ancora aperte di origine Asl, problemi riguardanti lo scorrimento di varie graduatorie, la mobilità, la riorganizzazione dei servizi, la stabilizzazione dei precari e tutto quanto negli anni denunciato in era di gestione Asl, oggi nelle mani di un solo unico amministratore, Fulvio Moirano, così come stabilito dal progetto di unificazione in un solo ente, l'Ats appunto.

Una manifestazione partecipata anche da alcuni politici del territorio che hanno voluto in questo modo portare la loro voce di preoccupazione all'azienda. Azienda che in assenza del direttore generale, ha comunque accolto una delegazione di rappresentanti che hanno ribadito ancora una volta quanto sia grave la situazione del personale. Condizione che si riversa necessariamente sulla qualità dell'assistenza erogata che mai come in questo periodo aveva raggiunto livelli di così basso profilo e pericolosità, in tutte le strutture del Nord Est, come in tutte le altre dell'isola.

La Segreteria NurSind Sassari non ha potuto che esprimere il suo rammarico perché la riforma, sul cui impianto generale esistono ampi margini di condivisione, è stata imposta in grande fretta senza che esistesse la più ampia condivisione possibile e senza che sia stata preparata risolvendo i problemi esistenti prima di aggiungerne di nuovi.

 

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