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AOU Riuniti Ancona. Si lavora bene? NON SCHERZIAMO!

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 07/07/2017 vai ai commenti

Marche

La segreteria Nursind di Ancona è ben felice nel constatare la soddisfazione del Direttore Generale Dott. Caporossi e della sua equipe derivante dai risultati del questionario sul benessere organizzativo e delle condizioni lavorative di tutti i dipendenti dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona . In base a tale indagine è positiva la situazione in merito alla sicurezza ambientale, rispetto per la persona e relazioni interpersonali, competenze lavorative , senso di appartenenza aziendale, immagine dell’azienda. 

Mentre basso apprezzamento si manifestata sui seguenti aspetti: equità organizzativa, comunicazione interna, conoscenza delle strategie e dei risultati aziendali, possibilità di carriera, sistema di valutazione delle performance, stili di valutazione del superiore gerarchico.

Ha risposto solo il 24% dei lavoratori, che ha ricevuto il questionario tramite mail aziendale, nonostante l’azienda avesse anche prorogato i termini della compilazione, purtroppo molti ci hanno riferito di non essere venuti a conoscenza dell’indagine, altri asseriscono di non aver avuto ne il tempo ne la possibilità di aprire la mail aziendale.

Un campione che pone qualche dubbio sulla reale rappresentatività delle condizioni di lavoro, comunque concordiamo certamente su dato sicurezza ambientale, ma restiamo scettici sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro. È innegabile che in questa azienda gli operatori sanitari sono sottoposti ad eccessivi carichi di lavoro, al non rispetto dei giorni di riposo e 11 ore tra i turni, il godimento delle ferie spesso garantito col sacrificio reciproco di doppi turni per la continuità dell’assistenza e servizio. Il risultato è un elevato carico di stress con ripercussioni sulla salute, sulla vita personale e temiamo anche sulla qualità dell’assistenza erogata.

Dal nostro fronte noi continuiamo a ricevere segnalazioni sempre più numerose, che esprimono il disagio dei professionisti sanitari costretti a prestare assistenza ai pazienti con dotazioni d’organico insufficiente.

A rischio di burnout i colleghi dei Blocchi Operatori che accumulano di frequente nelle 24 ore anche 16-18 ore di lavoro in sala operatoria; gli infermieri della psichiatria che nell’impossibilità di auto-clonarsi, vedono crescere ad ogni turno le unità di degenza per ricoveri urgenti, sono arrivati ad assistere anche 6/8 pazienti (oltre il 30%). in più rispetto ai ricoveri previsti.

I vertici aziendali sono ottimisti, “qui si lavora bene”, per loro non esiste nessuna correlazione con l’aumento delle aggressioni verbali e fisiche subite dagli operatori sanitari e forse affetti da forte miopia, non vedono ciò che lamentano i dipendenti.

Da tempo il Nursind si batte per la tutela della dignità del lavoro, mostrando all’azienda i problemi e rendendosi disponibile a possibili soluzioni (es. nuovi modelli organizzativi, valorizzazione del personale, asilo inter-aziendale ecc) anche interpellando gli organi Amministrativi regionali, con pochi riscontri ed azioni concrete…perché intanto…”qui si lavora bene”.

 Segreteria Territoriale Nursind Ancona

Ph: toffeln.com