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Infermieri: raccontano le carenze dello Spallanzani alla radio, rischiano il licenziamento. Le dichiarazioni di Marco Lelli, NurSind

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/07/2017 vai ai commenti

LazioNurSind dal territorio

Una trasmissione Radio, il racconto accorato di due infermieri che da tempo soccombono e subiscono sulla loro pelle, come su quella di tutti i lavoratori, le decisioni di una Direzione Sanitaria sorda…ma non in questo caso, visto che alle dichiarazioni dei due lavoratori, ha fatto seguito una lettera di convocazione in Consiglio Disciplinare, che paventa il licenziamento. (da Romatoday)

Roma, 30 maggio. Alessia e Lorenzo, due infermieri dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani, Istituto di ricerca Nazionale per le malattie infettive, rappresentanti sindacali Cobas, partecipano ad una trasmissione radio, Onda Rossa.

Raccontano, in una lunga intervista, senza mezzi termini, cosa succede allo Spallanzani: carenza cronica di personale, orari di lavoro estenuanti, che mettono in pericolo i lavoratori ed i pazienti; da qualche tempo è stato introdotto il nuovo orario di lavoro, 12 ore consecutive sia diurne che notturne.

Raccontano delle difficoltà di comunicazione con la nuova Direzione Sanitaria insediatasi ad ottobre ed ancora, dell’incontro con il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, durante i festeggiamenti degli 80 anni dello Spallanzani.

L’intervista potrebbe costare adesso il posto di lavoro ai due infermieri, che rischiano il licenziamento.

Il 18 luglio, dovranno presentarsi in Consiglio Disciplinare; nella lettera recapitata ai due lavoratori si legge: “comportamenti di una gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro”.

La vicenda, che sta facendo scalpore, è diventata virale sui social, tanto da aprire una petizione per “salvare” i due infermieri dalle ire della Direzione.

I più, schieratisi dalla parte di Alessia e Lorenzo, denunciano la fine di ogni tipo di garanzia, anche quella della Libertà di espressione.
In merito alla questione si è espresso il NurSind, Marco Lelli segretario territoriale di Nursind Roma ha dichiarato:

" Premesso che la vicenda rasenta l'inverosimile, come NurSind esprimiamo la massima solidarietà ai colleghi del sindacato autonomo. Siamo arrivati ad un punto in cui, fare attività sindacale seria e costruttiva, diventa addirittura un pretesto per mettere seriamente a rischio la propria attività lavorativa.
È inconcepibile ed inaccettabile.
Continuando in questo modo per il mondo sindacale SERIO ED OPERATIVO si apre una parentesi di "terrore razziale" che vorrebbe i dipendenti ed i loro rappresentanti starsene in rigoroso silenzio dinnanzi alle gravi carenze assistenziali ed organizzative.
NurSind non desisterà: la salute del cittadino è la nostra mission.

 

Ph credit: italianosveglia