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Benvenuta al mondo Chiara. Il coraggio di un’infermiera

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 24/07/2017 vai ai commenti

CampaniaNarrative Nursin(d)gNurSind dal territorio

Centro storico di Napoli, in una notte afosa di luglio, alla Centrale operativa del 118 arriva una chiamata, smistata alla postazione degli Incurabili, affidata alla Croce Rossa: è una donna straniera, notevolmente agitata ed in procinto di partorire.  (da Responsabile civile)

Non c’è tempo da perdere, a sirene spiegate parte il veicolo, a bordo due donne, di cui una un’infermiera.

L’ asfalto rovente di quelle notti senza tempo, ti sembra di non riuscire a raggiungerlo mai quel posto, ed hai l’impressione che ogni secondo possa andare a sfavore della Vita.

Arrivano trafilate sul posto, la donna è agitata, inconsapevole anche della settimana di gestazione nella quale si trova… l’infermiera nota però che le acque si sono rotte, il feto è in espulsione, bisogna aiutare la donna a partorire, impossibile trasportarla in ospedale.

Le due donne danno quindi l’avvio delle procedure al parto, ed aiutano la piccola a venire al mondo.

La paura e la gioia, sudore misto alle lacrime: eccola è una bambina… ma non piange…. L’infermiera e la collega della Croce Rossa effettuano le opportune stimolazioni affinché la neonata iniziasse a piangere e dunque respirare.

Uno strillo, Chiara respira.

Adesso è il momento di pensare alla madre, ha un’emorragia in corso.

Caricate in ambulanza, la madre e la piccola vengono trasportate in ospedale, al Loreto Mare. Adesso stanno bene e la donna è salva.

Tra tante notizie di malasanità, una storia a lieto fine, che ha il sapore delle favole, quelle in cui esistono gli eroi.

Qui l’eroina è un’Infermiera coraggiosa, lucida, professionale e competente.

Grazie a lei, Chiara adesso può sorridere al mondo.

 

Ph credit: Framepool