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Liguria. Microchip nei camici dei dipendenti. Scatta la denuncia

Osvaldo Barbadi
Osvaldo Barba
Pubblicato il: 29/07/2017 vai ai commenti

Liguria

 

"Il camice e il microchip identificano la persona, sono associati a quel dipendente — ha dichiarato in un’intervista Luigi Bottaro, direttore della Asl Tre Genovese — in modo che i capi, dopo essere stati lavati, tornino alla base di partenza, cioè ai proprietari. Per evitare, così, che possano finire ad altri".

Assurdo ma vero.

Accade a Genova dove, per caso, un microchip nascosto all'interno della divisa è stato scoperto per caso da un rappresentante sindacale dell'ospedale Galliera. Lo stesso abbottonandosi la camicia ha sentito qualcosa nella cucitura e, una volta tagliata, ha scoperto la "cimice": un localizzatore Gps.

La spiegazione “avallata” dai vertici dell’ ASL TRE Genovese non sembra però convincere i diretti interessati che parlano di un controllo fuorilegge sul posto di lavoro e temono inoltre che il dispositivo possa costituire un rischio della salute. Anche perché, viene sottolineato in una lettera inviata ai vertici ospedalieri, come alcuni dipendenti potrebbero avere contemporaneamente addosso tre differenti Gps, uno nella camicia, uno nei pantaloni, l’altro nella giacca.

Intanto il portiere e sindacalista che ha scoperto “l’arcano” per avere tagliato la cucitura della camicia e estratto il microchip, è stato sottoposto a procedimento disciplinare. È stato chiamato a scrivere un dettagliata memoria difensiva.

Lui si giustifica: «L’ho staccato con l’intenzione di consegnarlo a qualche tecnico competente, affinché venisse analizzato e stabilire l’eventuale incompatibilità con gli organi del corpo».

La novità del microchip, introdotta dalla a sanità ligure, fa parte di un mega appalto da 66 milioni di euro per il lavaggio di tutti gli indumenti di lavoro degli ospedalieri. La gara è stata vinta dalla ServiziItalia di Castellina di Soragna (Parma) ed è per la durata di 48 mesi, rinnovabili per altri 36. Ad averla espletata è stata Alisa (Azienda Ligure Sanitaria) al cui vertice il presidente della Regione, Giovanni Toti, e l’assessore regionale Sonia Viale (Lega Nord) hanno messo il milanese Walter Locatelli, uno dei manager che in passato hanno lavorato per la sanità lombarda.